Archive for Storia

Appello da Nagasaki contro le armi nucleari

In occasione del 64° anniversario della bomba atomica su Nagasaki di ieri 9 agosto, il sindaco della citta ha lanciato un appello perché vengano bandite le armi nucleari in tutto il mondo. Questo il discorso di Tomihisa Taue, fatto ieri alle 11:02, nella stessa ora in cui la bomba è stata sganciata sulla città nel 1945: “Noi, esseri umani, siamo di fronte ad un bivio. Se una strada ci può portare verso un mondo senza armi nucleari, l’altra ci porterà verso l’annientamento e ci farà soffrire un’altra volta come per la distruzione di Hiroshima e Nagasaki sessantaquattro anni fa”.

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Hiroshima: per non dimenticare le tragedie del Novecento

Lupa capitolina

Lupa capitolina

Questa mattina è stata presentata in Campidoglio, a Roma, dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio, l’iniziativa “Hiroshima: per non dimenticare le tragedie del Novecento”, che vedrà coinvolti, a partire da settembre, gli studenti delle scuole elementari e superiori della città di Roma. I ragazzi seguiranno un percorso di ricerca e approfondimento sul bombardamento atomico a Hiroshima. Il percorso didattico si concluderà con un viaggio a Hiroshima e a Tokyo nella primavera del 2010. Ecco la presentazione del progetto fatta da Laura Marsilio: “Completa e attualizza il percorso dei viaggi della memoria, iniziati ad Auschwitz e arricchiti dalla visita in Istria, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo dei grandi eventi che hanno fatto la storia del XX secolo. I giovani avranno la possibilità di conoscere e approfondire la millenaria cultura giapponese e la sua eccellenza nel campo dell’educazione dei cittadini alla vita civile”. Per Alemanno “ricordare il bombardamento di Hiroshima è importante anche per il contesto di oggi in cui la minaccia nucleare è tornata ad essere attuale, con la proliferazione operata da alcune potenze emergenti”. Il 6 agosto del 2010, durante l’isola del Cinema, verranno presentate le testimonianze degli studenti che parteciperanno al progetto, per concludere il percorso didattico. Alla presentazione del progetto era presente anche Hiroyasu Ando , ambasciatore del Giappone in Italia.

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Hiroshima: celebrazione a Roma

Il Comitato “Terra e Pace” ha organizzato a Roma una cerimonia di commemorazione per il 64° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima. E sono arrivati diversi messaggi da parte dei rappresentanti dello stato. Donato Marra, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, ha riportato il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha molte volte sottolineato come il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati e tra i popoli sia la condizione prima per debellare i rischi di ritorno a contrapposizioni e conflitti che hanno alimentato guerre, sofferenze e umiliazioni. Il ricordo di tragedie come quella di Hiroshima deve sollecitare un rinnovato impegno da parte di tutti, e delle giovani generazioni in particolare, per la piena affermazione in ogni parte del mondo dei valori di libertà, democrazia, giustizia sociale e rispetto della dignità di ogni uomo attraverso il dialogo, la solidarietà e l’accoglienza”. Anche il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha inviato un messaggio: “In occasione del 64° anniversario di quel terribile 6 agosto 1945, desidero innanzitutto rivolgere il mio pensiero alle vittime della spaventosa tragedia di Hiroshima. Rappresentano il tragico simbolo delle estreme conseguenze alle quali si puo’ giungere quando il dialogo e la politica falliscono e si imbocca la via delle armi. Il mio auspicio è che quindi il ricordo di quel doloroso periodo storico serva a richiamare gli Stati al dovere di realizzare, attraverso la ricerca costante del confronto e della comprensione reciproca, un sistema di convivenza tra i popoli fondato sul pieno rispetto delle diversità e sulla cultura del dialogo e della solidarietà. E che la memoria di Hiroshima contribuisca a indirizzare le relazioni internazionali verso un cammino di pace che non conosca armi di distruzione di massa”.

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64° anniversario della bomba atomica su Hiroshima

Tadatoshi Akiba, sindaco di Hiroshima, in occasione del 64° anniversario del lancio della bomba atomica, ha lanciato un appello alla comunità internazionale a sostenere il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per un mondo senza armi nucleari: “L’abolizione delle armi nucleari ha il sostegno non solo degli hibakusha (i sopravvissuti della bomba atomica), ma anche della maggioranza dei popoli e delle nazioni di questo pianeta. Noi siamo la grande maggioranza del mondo e ci qualifichiamo come Obamaggioranza e chiediamo al resto del mondo di unirsi a noi per eliminare tutte le armi atomiche entro il 2020”. Akiba ha utilizzato lo slogan di Obama, “Yes, we can”. Ad Hiroshima si è svolta una solenne cerimonia per l’anniversario dell’attacco atomico a cui hanno partecipato circa 50.000 persone. Presenti anche alcuni sopravvissuti all’attacco, oltre al premier Taro Aso e ai rappresentanti di circa 60 paesi. Alle 8:15, ora dell’attacco, i partecipanti si sono alzati in piedi e hanno pregato in silenzio.

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La ripresa dell’industria bellica

Caccia

Caccia

La Costituzione giapponese stabilisce l’impossibilità che il paese faccia guerre e possieda un esercito. Ma nonostante questo l’industria bellica del Giappone sembra essersi rimessa in moto. Negli ultimi 62 anni nessun giappone ha ucciso oppure è stato ucciso in azioni di guerra. Ma attualmente ci sono industrie che producono sofisticate armi tecnologiche, che poi vengono vendute senza problemi. Il 26 luglio 1945 il presidente degli Stati Uniti Harry Truman, il primo ministro inglese Winston Churchill e il presidente della Repubblica di Cina Chiang Kai–shek si incontrarono a Potsdam, vicino Berlino, per stabilire i termini della resa del Giappone. La costituzione giapponese, con i riferimenti all’impossibilità di proseguire un qualsiasi tipo di politica bellica, fu proclamata il 3 maggio 1947. E nell’articolo 9 si denota il carattere pacifico della costituzione: “Aspirando sinceramente a una pace internazionale basata sulla giustizia e sull’ordine, il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia o all’uso della forza come mezzo per risolvere controversie internazionali. Per realizzare lo scopo del precedente paragrafo non saranno mantenute forze (militari) terrestri, marittime e aeree né altro potenziale bellico. Il diritto di belligeranza dello Stato non sarà riconosciuto”. C’è da dire comunque che attualmente il Giappone è “al quinto posto nel mercato militare con vendite di armi valutate a quasi 5 miliardi di dollari”. Armi che vengono prodotte da Mitsubishi, NEC e Kawsaki Heavy Industries. Particolarità che sembrerebbe contrastare con il carattere pacifista della costituzione. Ma se da un lato gli Stati Uniti avevano presentato al Giappone “una Costituzione che escludeva il possesso di un esercito”, con il sorgere della guerra fredda, furono gli stessi Stati Uniti ad esortare il Giappone a “istituire il suo Corpo di difesa nazionale. E dal 1953 il Giappone ha iniziato a costruire e vendere armi. Ad esclusione delle armi nucleari, come stabilisce la legislazione del 1967: “non produrre, non possedere e non introdurre bombe nucleari”. Anche se successivamente si è scoperto che durante gli anni ’60 Sato aveva accettato che, in caso di bisogno, navi americane con testate nucleari transitassero nei porti giapponesi.

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“Il Sole di Hiroshima” a Parma

La Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi di Parma, in collaborazione il Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata e il Consolato del Giappone e l’Associazione Nipponica, organizza per oggi una giornata dedicata al ricordo e alla commemorazione del bombardamento di Hiroshima: “Il Sole di Hiroshima, per la pace e per l’ambiente”. La manifestazione inizierà alle ore 17:00 con il laboratorio “1000 gru per Sadako”, a cui possono partecipare sia i bambini che gli adulti, per realizzare gru in origami, che poi saranno inviati al Parco della Pace di Hiroshima. Alle ore 19:00 ci sarà un incontro con Kano Tatsunori, artista nato a Hiroshima nel 1954 e residente a Bologna da 25 anni, dal titolo “Il sole di Hiroshima: la memoria degli uomini”. L’artista racconterà l’attacco è stato vissuto dai giapponesi e come questa esperienza ha portato alla nascita di movimenti per la pace e la tutela ambientale. Alle ore 20:30, nel Parco Ducale, si svolgerà la cerimonia “Tōrō nagashi: le lanterne galleggianti”. In Giappone questa cerimonia conclude la festa dedicata agli antenati e le lanterne di carta vengono affidate alla corrente dei fiumi o alle maree dell’oceano. La stessa cerimonia inoltre viene celebrata per ricordare le vittime dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Sadako è una bambina entrata nella storia del Giappone. Sopravvissuta alla bomba atomica, si è però ammalata di leucemia. Animata da un forte desiderio di vivere e cercando di seguire una antica tradizione, ha deciso di realizzare con l’origami mille gru di carta: secondo la leggenda ingatti ogni malato che le avesse realizzate avrebbe ottenuto la guarigione. Ma il 25 ottobre 1955 il male ha preso il sopravvento su di lei. Secondo alcune versioni è riuscita a realizzare solo 644 gru, secondo altre ha superato le 1.000. Dopo la sua morte è diventata un simbolo di pace ed i suoi compagni di classe hanno fatto erigere una statua per ricordarla, in cui è rappresentata mentre sorregge una gru di carta. Ogni anno in questi giorni, in migliaia giungono davanti alla sua statua per renderle omaggio.

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Mondiale Laser Radial: quarta giornata

Per la penultima giornata di regate nel Mondiale Laser Radial a Karatsu il cielo era coperto, con una temperatura di circa 35 gradi e ed un vento di intensità tra i 12 e i 16 nodi. Nella Gold fleet Francesca Clapcich ha finito la prima regata al 26° posto, mentre nella seconda è arrivata quinta, mantenendo così l’11 posizione nella classifica. Nella Silver fleet, Laura Cosentino è arrivata 20° nella prima regata e 16° nella seconda, salendo di 5 posizioni nella classifica del suo gruppo. Nella classifica generale la Cosentino è 26°. Sul podio ci sono la finlandese Sari Multala con 22 punti, l’americana Anna Tunnicliffe con 31 punti, la cinese Lijia Xu e la francese Sophie de Turckheim a parimerito con 37 punti.

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Nuova edizione per il contestato manuale di storia

Il governo giapponese ha approvato la pubblicazione della nuova edizione del manuale di storia, che nel 2005 ha causato problemi diplomatici con la Cina. Il governo cinese, infatti, dopo la pubblicazione del manuale, ha accusato il Giappone di giustificare nel testo, i crimini e le atrocità commesse dalle forze di occupazioni nipponiche durante la seconda guerra mondiale. Nella nuova edizione sono state corrette le parti più controverse del testo, anche se il manuale è stato adottato soltanto nello 0,4% di tutti gli istituti scolastici giapponesi.  Infatti le associazioni di studiosi, insegnanti e genitori sono scettiche nei confronti di questo manuale. L’associazione Rete-21 ha dichiarato: “Anche se sono state introdotte revisioni i principali elementi critici restano e l’impostazione del manuale non è cambiata”. Il manuale è stato realizzato da storici di destra, che appartengono all’Associazione per la revisione dei manuali di storia. Nella precedente edizione l’occupazione militare di una parte dell’Asia non era stata definita “invasione” ed inoltre il famoso massacro di Nanchino era stato definito un semplice incidente, durante il quale molti cinesi erano rimasti uccisi.  In realtà in quell’occasione almeno 140.000 persone (ma gli storici cinesi arrivano a parlare di 300.000 persone) furono trucidate. E nel manuale non si parlava nemmeno delle “schiave di conforto”, le donne asiatiche ridotte in schiavitù sessuale dai militari giapponesi.

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Nozze d’oro per l’imperatore

Matrimonio dell'imperatore

Matrimonio dell'imperatore

L’imperatore Akihito e la sua consorte Michiko festeggiano oggi le nozze d’oro. La ricorrenza è stata festeggiata nel palazzo imperiale di Tokyo con una grande celebrazione. L’imperatore e la moglie si sono sposati il 10 aprile del 1959 e il loro matrimonio fece molto scalpore in Giappone, in quanto Akihito fu il primo principe a scegliere come sposa una donna non nobile. Oggi l’imperatore ha 75 anni, mentre l’imperatrice 74. I due si conobbero su un campo di tennis. Akihito, parlando della moglie con la stampa, ha dichiarato: “l’imperatrice è sempre stata il mio grande supporto, fin da prima di salire al trono. E mi ha sempre aiutato a portare avanti i miei doveri, anche nei momenti più tristi e difficili. Per questo saluto il nostro cinquantesimo anniversario con sinceri sentimenti di gratitudine e apprezzamento”. L’imperatrice, visibilmente emozionata durante i festeggiamenti, ha raccontato così la sua vita insieme ad Akihito: “Quando 50 anni fa ho lasciato il mio mondo per entrare nella famiglia imperiale il mio cuore era colmo di incertezza e ansia. Ma oggi essere qui a festeggiare l’anniversario a fianco dell’imperatore equivale per me a un sogno”. Akihito è il 125° discendente della Dea del Sole ed insieme alla moglie è riuscito a svecchiare l’immagine inviolabile e defilata della casa imperiale giapponese, entrando in contatto con la popolazione. La Tokyo Tower si è illuminata di centinaia di luci dorate per festeggiare l’anniversario dell’imperatore. Inoltre i coniugi hanno incontrato le più alte cariche dello Stato ed i lavoratori della casa imperiale. Poi si è svolta la cerimonia del té con altre 100 coppie del Giappone che sono arrivate alle nozze d’oro. Infine hanno visitato i nipoti e riunito tutta la famiglia per una cena. famiglia.

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Tsutomu Yamaguchi: sopravvissuto a 2 bombe atomiche

Nagasaki

Nagasaki

Tsutomu Yamaguchi, un anziano giapponese di 93 anni, di Nagasaki, è l’unico sopravvissuto alle due bombe atomiche della seconda guerra mondiale che sono state lanciate contro il Giappone, a Hiroshima e Nagasaki. Ed il governo giapponese gli ha concesso il doppio status di sopravvissuto. La notizia è stata resa nota dal giornale giapponese Mainichi e poi riportata dal quotidiano britannico Guardian. Yamaguchi negli anni passati era già stato riconosciuto come sopravvissuto alla bomba di Nagasaki e per questo riceveva una indennità mensile, controlli medici e future spese gratuite per il funerale. Adesso Yamaguchi ha ottenuto il riconoscimento anche per la bomba di Hiroshima. Durante la seconda guerra mondiale, l’uomo era un progettista di petroliere dei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki. Il 6 agosto 1945 si trovava a Hiroshima in trasferta. Mentre si stava dirigendo verso la stazione per ripartire, alle 8:15 fu scagliato a terra dall’esplosione della bomba. Nell’esplosione rimase ustionato, ma si salvò. Il giorno dopo tornò a Nagasaki, dove viveva. E la mattina del 9 agosto, alle 11:02, fu nuovamente investito da una nuova esplosione. In entrambe le esplosioni, si trovò nel raggio di tre chilometri dall’epicentro dell’esplosione. Quest’ultimo elemento è indispensabile per ottenere il riconoscimento di reduce. Negli anni successivi, molte persone sopravvissute si ammalarono di cancro a causa delle radiazioni, ma Yamaguchi è sempre rimasto in buona salute, a parte una mezza sordità a un orecchio. Fino al 1960 Yamaguchi aveva lo status di doppio sopravvissuto, ma poi gli fu tolto il riconoscimento per Hiroshima. Riconoscimento che finalmente gli è stato restituito. Nell’apprendere la notizia, Yamaguchi ha commentato: “La mia doppia esposizione alle radiazioni è ora un documento ufficiale del governo. Servirà a raccontare alle giovani generazioni la storia orrenda dei bombardamenti atomici anche dopo che sarò morto”.

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