Nel 2008 95 suicidi sono stati evitati dai provider internet giapponesi che hanno intercettato sul web le intenzioni degli aspiranti suicidi. Tre persone sono state salvate mentre stavano attuando il suicidio, mentre 92 persone sono state convinte a desistere. Solo in 7 casi i provider non sono riusciti a trasmettere il tentativo di suicidio in tempo.
La Polizia ha così sottolineato l’efficacia della legge, attiva dal 2005, secondo la quale i provider possono trasmettere alla polizia le informazioni di potenziali aspiranti suicidi tra i propri utenti.
C’è da dire tuttavia che il numero di tentati suicidi è in aumento: nel 2008 infatti, rispetto al 2007, si sono registrati 23 casi in più.
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Non ha soldi per il funerale, tenta di seppellire la moglie
Hiroshi Nakamura, un uomo giapponese di 59 anni, è stato fermato dalla Polizia mentre stava cercando di seppellire la moglie. Non è la storia di un omicidio, ma una storia di disperazione. La donna era morta da poco e il marito, non avendo i soldi necessari per organizzarle un funerale, ha pensato di seppellire da solo la sua amata vicino alla loro casa. L’uomo è ora indagato per abbandono e occultamento di cadavere. La Polizia è stata chiamata da un passante, che ha notato l’uomo mentre trasportava un grande involucro, dal quale uscivano le gambe di una donna.
Niente sigarette durante gli interrogatori di polizia
In Giappone anche nelle stazioni di polizia di Tokyo sarà vietato fumare durante gli interrogatori. La decisione è entrata in vigore, in via sperimentale, dal 15 febbraio: quindi non sarà più possibile vedere quelle scene tipiche dei film polizieschi. La scelta è stata presa dalla polizia metropolitana della capitale nipponica per un luogo dove, finore, regnava la “sigaretta selvaggia”, sia per i poliziotti che per le persone che venivano sottoposte agli interrogatori. Ma i poliziotti potranno comunque fumare durante le pause in apposite salette. Un po’ come avviene nelle strade della capitale, dove non si può fumare se non negli angoli per fumatori. Il provvedimento è stato preso, da un lato, per limitare i danni alla salute, soprattutto per le persone che non fumano ed erano costrette a respirare il fumo passivo, dall’altro per scoraggiare la pratica di allungare una sigaretta ai sospetti durante gli interrogatori. Ad aprile infatti entrerà in vigore un ordinamento, in base al quale sarà considerato un trattamento di favore offrire una sigaretta ad un indagato.
Bambino di 9 anni scoperto alla guida di un’auto
Alcuni giorni fa la polizia di Tokyo ha ricevuto la segnalazione che una macchina procedeva senza conducente lungo una strada. Giunti sul posto per fare i dovuti controlli, i poliziotti hanno scoperto che la macchina non procedeva da sola, ma c’era un conducente particolare: un bambino di 9 anni.
Il bambino aveva preso la macchina dei genitori e deciso di andare a farsi un giro nel quartiere, intenzionato ad andare a trovare la nonna.
Secondo quanto riferito da Kyodo News, il bambino ha detto alla polizia di aver imparato a guidare “guardando i miei genitori e con i videogiochi”.
La polizia ha trovato l’automobile nel parcheggio di un negozio, dove il piccolo si era fermato perché si era perso per le vie della città. Chiamati subito i genitori, i poliziotti si sono raccomandati di fare più attenzione alla macchina, per evitare che il bambino decida di nuovo di mettersi alla guida.
Ladro messo in fuga a colpi di Kung-fu
Alcuni giorni fa a Kyoto un ladro ha provato a rubare una macchina, ma la proprietaria l’ha scoperto e l’ha messo a tappeto con una mossa di Kung-fu.
La mossa si chiama “shuai jihao” e consiste in una presa con calcio, che ha lo scopo di far perdere l’equilibrio all’avversario.
Il ladro era un “simpatico” vecchietto di 83 anni, che, a quanto pare, nonostante l’età, non ha perso la voglia di rubare. L’uomo ha visto una macchina nel parcheggio del quartiere Kita ed ha pensato bene di rubarla.
Mentre era all’opera, però, è arrivata la proprietaria dell’auto, Keiko Kurisaki, che di anni ne ha 45 ed è l’ex general manager della nazionale giapponese maschile di Kung-fu. La donna era da poco tornata da Taiwan dopo ha conquistato il primo posto in una delle discipline di arti marziali cinesi.
Dopo aver atterrato il ladro, ha chiamato la polizia e lo ha fatto arrestare.
Turista nudo tenta la scalata del palazzo imperiale
Un turista britannico completamente nudo ha circolato per due ore nei pressi del Giardino Imperiale prima di essere bloccato dalla Polizia giapponese.
L’uomo ha nuotato nel fossato del Palazzo imperiale, cercando anche di scalare il muro di cinta e lanciando pietre contro la Polizia che cercava di avvicinarsi per bloccarlo.
Uscito dall’acqua il turista ha anche minacciato gli agenti con un bastone ed alla fine, per cercare di fuggire, ha provato di nuovo a scalare il muro, ma è stato bloccato dalla Polizia.
Secondo la tv giapponese, il turista stava visitando i Giardini imperiali insieme a 5 turisti spagnoli, quando ha detto ai compagni che gli era caduta la valigia nel fossato. E allora si è spogliato e si è tuffato per recuperare la valigia.
Gli agenti hanno prima provato ad avvicinarsi all’uomo con una barca a remi per lanciargli un salvagente, ma dalla reazione quasi violenta del turista hanno capito che l’uomo non voleva essere salvato, ma voleva continuare il suo “giro turistico” nel fossato completamente nudo.
E così la Polizia si è data da fare per bloccare questo folle gesto e ristabilire l’ordine nei pressi del Palazzo Imperiale.
Continua la corsa della scimmietta
La piccola scimmia, che da circa un mese imperversa per le vie di Tokyo, continua la sua fuga, mettendo in crisi gli agenti della città, che stanno cercando di acchiapparla.
Ma tutti gli sforzi compiuti finora non hanno portato a niente.
La scimmietta è riuscita a sfuggire ancora una volta alle trappole e alle reti che erano state posizionate per fermare la sua corsa.
L’ultimo avvistamento è avvenuto nel quartiere Kanda della capitale nipponica. L’agente di polizia Tadayoshi Toyama ha dichiarato: “Questa scimmia ci fa impazzire. E’ molto agile, abbiamo solo delle retine per catturarla”. E a quanto pare le retine non bastano per bloccarla.
Secondo le autorità la piccola scimmia potrebbe essere arrivata in città saltando su un treno dalle vicine montagne.
E chissà… magari sta cercando di riprendere il treno per tornare a casa!
Cannabis e reati
In Giappone sono aumentati i reati legati allo spaccio o al consumo di cannabis.
Nei primi 6 mesi del 2008 c’è stato un incremento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2007, con 1.686 casi di reati legati alla cannabis.
Secondo i dati della polizia giapponese, nel primo semestre del 2008 sono state arrestate 1.202 persone. Dato che rappresenta un aumento del 12,3% rispetto allo scorso anno.
Inoltre 73 persone sono state scoperte a coltivare la cannabis nelle proprie abitazioni, una pratica che sta diventando sempre più facile e più diffusa.
Bisogna comunque sapere che le leggi giapponesi puniscono sia lo spaccio che il possesso per uso personale di sostanze stupefacenti.