Posts tagged sisma

Nuovo terremoto in Giappone

Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 6,5, ha colpito il Giappone alle 05:07 di questa mattina (le 22:07 di ieri sera in Italia). Secondo l’agenzia meteorologica nazionale l’epicentro è stato a 20 chilometri di profondità al largo delle prefettura di Shizuoka, a sud-ovest di Tokyo. Secondo le notizie diffuse dalla televisione Nhk almeno 90 persone sarebbero rimaste ferite ed il sisma ha provocato danni minori agli edifici. Dopo la scossa, è stato lanciato anche un allarme tsunami, poi rientrato. Il terremoto è stato avventito anche a Tokyo, dove i palazzi hanno ondeggiato. Due reattori nucleari della centrale di Hamaoka sono stati disattivati momentaneamente per sicurezza ed un’autostrada è stata chiusa. Nel porto di Yaizu il livello del mare si è abbassato di almeno 60 centimetri. A Shizuoka il terremoto è durato circa un minuto ed una donna è morta, colpita dalla caduta di alcuni oggetti.

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Terremoto in Giappone

L’Istituto Geologico Americano ha reso noto che un sisma di 7.1 gradi ha colpito l’est del Giappone, nelle vicinanze delle isole Izu, a 320 chilometri da Tokyo. Il terremoto è stato avvertito in tutto il paese ed in modo particolare a Tokyo, dove, secondo l’agenzia meteorologica giapponese, alcuni palazzi hanno ondeggiato. Il sisma si è sviluppato a più di 300 chilometri di profondità. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.

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G8: aiuti dal Giappone per L’Aquila

In occasione del G8 a L’Aquila, il premier giapponese Taro Aso ha annunciato che il Giappone ha intenzione di stanziare 500.000 euro per aiutare la ricostruzione in Abruzzo dopo il terremoto. Inoltre dal Giappone arriverà una squadra di esperti in ricostruzione. In modo particolare, con i soldi stanziati dal governo giapponese, si vogliono costruire una palestra e una sala da musica. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, dopo l’incontro con Taro Aso, ha dichiarato: “Mi ha sorpreso portandomi un plastico di una realizzazione che il suo paese intende fare all’Aquila. Si tratta di una palestra e di una sala concerto. Il Giappone ha anche generosamente offerto un sistema di luci save energy”. Aso ha sottolineato che la palestra si potrà anche usare “come rifugio temporaneo in caso di emergenza” e la sala da musica sarà costruita “con una carta speciale in grado di resistere negli anni”. Il progetto della sala da musica è stato realizzato dall’architetto Shigeru Ban, che in patria ha progettato diverse strutture in cartone a Kobe dopo il violento terremoto del 1995. Circa 400.000 euro dello stanziamento previsto dal Giappone provengono da donazioni di privati cittadini. Sottolineando la solidarietà verso gli abbruzzesi colpiti dal sisma, Aso ha dichiarato di sperare “che il legame profondo tra i nostri due paesi venga rafforzato ulteriormente”.

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Guida anti-scossa in Giappone

In Giappone, paese in cui i terremoti (spesso anche scosse impercettibili) sono all’ordine del giorno, in alcuni alberghi ai clienti vengono date le indicazioni sui terremoti e su come comportarsi in caso di sisma. In appositi video vengono presentate le strutture alberghiere, facendo vedere cosa può accadere in caso di terremoto. In linea di massima, i palazzi sono costruiti seguendo norme anti-sismiche molto precise: pilastri di cemento armato, biglie enormi che fanno da base per la costruzione e consentono al grattacielo di ondeggiare senza provocare danni alla struttura. E vengono fornite indicazioni precise sui comportamenti da assumere: come avviarsi in modo ordinato e veloce lungo le scale (ma se uno è preso dal panico, ricorderà tutto?), come seguire le indicazioni di un delegato del palazzo che con fischietto e casacca arancione orienta l’afflusso dei clienti dell’albergo verso le uscite di sicurezza e così via. Chissà poi se gli stranieri che si ritrovano in mezzo ad un terremoto riescono veramente a mantenere la calma…

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Esperti giapponesi in Abruzzo

Nelle ultime settimane, subito dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo lo scorso 6 aprile, sono giunte nel capoluogo della regione diverse squadre di esperti, tecnici e ingegneri dal Giappone e dalla California per studiare gli effetti del sisma. Dalle prime rilevazioni effettuate, la conformazione del territorio è stata una delle cause a determinare il gran numero di danni. Gli studiosi giapponesi sono stati inviati dalle università di Tokyo, mentre quelli americani dalle università di San Francisco per effettuare uno studio sulle caratteristiche geologiche delle aree colpite. Per Silvia Mazzoni, ricercatrice di origine italiana dell’Università di San Francisco, “è ancora presto per trarre delle conclusioni. Abbiamo acquisito una serie di dati ma dobbiamo ancora studiarli. Certo è che guardando gli effetti del sisma, c’é stata sicuramente una doppia componente: quella relativa alle tecniche di costruzione e quella legata alle caratteristiche geologiche del sottosuolo”.

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Impossibile prevedere un terremoto

Sismografo

Sismografo

Dopo il dramma che ha colpito l’Abruzzo, molti si chiedono se era possibile prevedere l’arrivo del terremoto. Il Giappone, in fatto di sismi, ha un’esperienza notevole, ma, nonostante le sofisticate tecniche di rilevazione, secondo un esperto giapponese era impossibile riuscire a prevedere un simile terremoto. Naoshi Hirata, professore e componente dell’ufficio di direzione dell’Earthquake Research Institute dell’Università di Tokyo, ha dichiarato che “l’intensità delle scosse preliminari, quando sono troppo basse, rende pressoché impossibile dire quando un evento sismico si può verificare”. Forse si potrebbe riuscire a fare una previsione in caso di un terremoto di almeno di 7/7,5 gradi della scala Richter, perché le onde preparatorie sono più facilmente interpretabili. Ma il terremoto che ha colpito l’Abruzzo era di “appena” 5,8 gradi: troppo poco per riuscire a prevederlo. Nel luglio 2007 a Niigata, a 400 chilometri a nordovest di Tokyo, il terremoto ha colpito la zona di sorpresa, anche se la scossa è stata di 6,8 gradi. Riguardo alla situazione giapponese, il professore ha dichiarato: “sappiamo che nell’area del Kanto, sulla base della lunga serie statistica accumulata, c’é la probabilità maggiore al 70% che si avveri un fortissimo terremoto nei prossimi 30 anni. Nel Kanto ci sono scosse ogni 10 minuti, ma di piccola intensità che non permettono un’identificazione chiara”. Nella zona di Tokai “con sofisticati strumenti si possono misurare gli spostamenti” di oggetti e tentare di fare delle previsioni. In quest’area da ottobre 2007 sono stati posizionati 8 sismometri, che uniti ad altri 9 rilevatori per i terremoti e 4 per gli tsunami, analizzano le onde primarie e secondarie per prevedere grado ed intensità del sisma. C’è da dire comunque che gli edifici giapponesi sono costruiti con ferree norme antisismiche e quelli più vecchi sono stati ammodernati, proprio perché la zona è fortemente sismica. Secondo i piani dell’Agenzia meteorologica nazionale, il sistema installato nell’area di Tokai dovrebbe riuscire a diramare l’allerta ai cittadini entro 10-20 secondi dalle scosse che precedono quella principale, facendo scattare l’allarme generale in tutti i mezzi di informazione. Secondo Hirata, questo “è comunque un servizio molto utile”, anche se in alcuni casi ha fallito. Tuttavia è ancora un sistema sperimentale.

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Solidarietà dal Giappone per il terremoto in Abruzzo

Taro Aso, primo ministro del Giappone, ha espresso solidarietà per le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo nella notte tra domenica e lunedì. Il premier ha inviato un messaggio a Silvio Berlusconi. La notizia è stata resa nota dal  segretario di governo, Takeo Kawamura. Il governo giapponese ha dato la propria disponibilità a fornire aiuti all’Italia. Kawamura ha ricordato l’aiuto che l’Italia ha offerto al Giappone dopo il terremoto che ha colpito l’area di Kobe nel 1995, rinnovando le condoglianze per le persone che sono rimaste uccise durante il terremoto.

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Un terremoto a Tokyo potrebbe portare benefici

Terremoto

Terremoto

Polemica per le dichiarazioni di un governatore giapponese, Toshizo Ido, secondo il quale un “sisma a Tokyo sarebbe un bene”. Secondo il politico un grande terremoto a Tokyo potrebbe rilanciare l’economia del Giappone occidentale.
Toshizo Ido è il governatore della prefettura di Hyogo, che fu colpita nel 1995 da un terremoto che causò la morte di 6.400 persone.
Secondo l’uomo, “se ci fosse un grande terremoto a Kanto, Tokyo subirebbe gravi danni. Questa sarebbe una opportunità e noi dovremmo sfruttarla”.
Secondo la stima effettuata da una commissione governativa, un terremoto di magnitudo 7,3 nella baia di Tokyo potrebbe causare la morte di 11.000 persone, mentre altri 7 milioni di abitanti potrebbero rimanere senza una casa.
Dopo le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni, Ido ha chiarito che il suo discorso si riferiva alla concentrazione delle attività economiche a Tokyo e che voleva sottolineare la necessità di sviluppare le attività economiche anche altrove, nell’eventualità che la capitale fosse colpita da un terremoto.
Insomma il governatore si preoccupava semplicemente che in caso di necessità ci fossero attività economiche anche in altre zone del Giappone, pronte a svolgere momentaneamente un doppio lavoro. Ed ha concluso dicendo che avrebbe “dovuto usare una parola diversa”.

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