Posts tagged kyoto

Alla scoperta della cultura giapponese con Go Asia

Il tour operator Go Asia propone due nuovi pacchetti per il Giappone, validi fino al 27 ottobre. Il primo prevede un itinerario da Tokyo a Kyoto, ideale per i clienti che vogliono maggiore libertà di movimento, pur mantenendo il supporto di un tour operator. Oltre all’itinerario di base è possibile scegliere tra varie escursioni con guide in inglese. Il secondo invece prevede un viaggio culturale e artistico tra passato e presente. Il pacchetto base prevede un viaggio di 8 giorni, con la possibilità di estendere il viaggio per l’escursione alla Triennale d’arte 2009 di Echigo Tsumari.

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In Giappone con Lombard Gate

Per l’estate 2009 Lombard Gate promuove il Giappone. Sono previste partenze per almeno 2 persone dalle principali città italiane con volo Lufhthansa. Le partenze di gruppo avverranno il 28 luglio, 4 agosto, 18 agosto, 25 agosto, 1 settembre e 15 settembre. Il pacchetto prevede i voli internazionali, i trasferimenti dall’aeroporto all’hotel, i trasferimenti in treno per il tradizionale percorso Kyoto – Tokyo con visita libera delle due città e sei pernottamenti in strutture standard. Per maggiori informazioni, consultare il sito www.lombardgate.it.

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Morta la mangaka Murasaki Yamada

Un lutto ha colpito il mondo dei manga: lo scorso martedì è morta all’ospedale di Kyoto la mangaka e scrittrice Mitsuko Shiratori, conosciuta con lo pseudonimo Murasaki Yamada. Yamada aveva 60 anni e da anni viveva e lavorava a Kyoto. Non sono state rese note le cause del decesso. la mangaka era nata nel 1948 ed era una convinta femminista e sostenitrice dei diritti umani. Insegnava “fumetto” presso la Kyoto Seika University ed era anche poetessa. Tra i suoi manga più famosi ci sono: Showaru-Neko, Ai no Katachi e Shinkirari, ma aveva pubblicato anche diversi romanzi e poesie.

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Ronde anti-turisti per proteggere le geishe

Geisha disegnata

Geisha disegnata

Le geishe giapponesi sono sempre di più infastidite dai turisti, tanto che le autorità di Kyoto hanno deciso di dar vita a vere e proprie ronde anti-turisti, che le proteggono. Il comune di Kyoto ha anche appeso cartelli per le vie della città, con la scritta: “Niente foto, rispettatele”. I residenti della zona si sono dichiarati favorevoli e pronti a scendere per le vie per difendere le proprie “Butterfly”. I turisti infatti sono sempre di più insistenti: vogliono fotografare le geishe o riprenderle con le telecamere, a tal punto da risultare spesso molto fastidiosi. Le Madame Butterfly tentano con difficoltà a sottrarsi dalla curiosità degli stranieri, che molto spesso arrivano a toccarle, afferrarle per le maniche dell’abito o addirittura per i capelli. Questo perché vogliono capire se l’acconciatura è vera oppure se le geishe indossano parrucche. Alcuni turisti arrivano anche a fare irruzione nei lussuosi ed esclusivi locali del quartiere di Gion per immortalare i banchetti, durante i quali importanti uomini d’affari e politici nipponici si concedono il piacere di essere serviti e riveriti dalle maestre dell’arte dell’intrattenimento e dalle loro allieve, le maiko. Il Comune di Kyoto sta cercando in vario modo di placare gli irruenti turisti, per salvaguardare le proprie geishe, che ormai sono “in via di estinzione”. Prima della II guerra mondiale c’erano più di 80.000 geishe, oggi sono circa 1.000, al massimo 2.000. I banchetti con le geishe possono arrivare a costare anche 400 euro all’ora e si paga anche il tempo che occorre alle geishe per andare e tornare, a piedi, dalla loro “casa madre” al ristorante. Per questo sono malvisti i turisti che intralciano il passaggio delle butterfly. I responsabili dell’Ufficio del Turismo locale provano in ogni modo che le geishe sono persone normali, che vivono la loro vita, e non fenomeni da baracconi mandati per le vie della città ad intrattenere i turisti.

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Lingerie liberatoria dal Giappone

Un produttore giapponese di lingerie sta rilanciando tra le ragazze l’uso del perizoma. Nel passato il perizoma, che in giapponese si chiama “fundoshi”, era indossato dagli uomini. Ma negli ultimi tempi era passato di moda. Ora invece l’azienda di lingerie di Kyoto, Wacoal, lo ha lanciato di nuovo sul mercato, promuovendolo come indumento intimo che può aiutare le donne ad emanciparsi dalla rigidità dell’intimo. Tomoka Okamura, direttore di Nanafun, la linea di perizomi femminili di Wacoal, ha così spiegato l’iniziativa: “Volevamo che le giovani donne avessero un senso maggiore di libertà. E mentre cercavamo il più recente oggetto di liberazione per le donne, abbiamo trovato il fundoshi”. L’indumento è in vendita in 7 diversi colori e due stili: normale e a scacchi e costa l’equivalente di circa 10 euro. Negli ultimi 3 mesi sono stati venduti più di 5.000 esemplari. I rappresentanti dell’azienda si aspettavano di venderne un terzo. Il risultato raggiunto è quindi di gran lunga maggiore rispetto ad ogni aspettativa.

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Nuovo centro di ricerca Nintendo

La Nintendo aprirà un nuovo centro di ricerca in Giappone. Secondo le indiscrezioni, infatti, l’azienda ha acquistato un’area di 40.000 metri quadrati vicino alla sede centrale, che si trova a Kyoto.
Sempre secondo le indiscrezioni, nel nuovo centro di ricerca dovrebbero essere realizzati i nuovi progetti in campo hardware e software. Il terreno fino a poco tempo fa era un campo da golf. La Nintendo ha speso 109,5 milioni di euro per acquistarlo.

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Arriva l’auto costruita con il bambù

Auto bambù

Auto bambù

In arrivo un’automobile rivoluzionaria ed ecologica.
L’auto in questione è una monoposto ed è stata disegnata a Kyoto.
La sua particolarità è che è fatta di canna di bambù. L’automobile, che si chiama “BamGoo”, è stata realizzata da alcuni ricercatori dell’Università di Kyoto.
L’auto pesa 60 chilogrammi e può percorrere 50 chilometri con un pieno.
Un modo per andare in giro in maniera ecologica… ma funzionerà sul serio?

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Ladro messo in fuga a colpi di Kung-fu

Kung-fu Panda

Kung-fu Panda

Alcuni giorni fa a Kyoto un ladro ha provato a rubare una macchina, ma la proprietaria l’ha scoperto e l’ha messo a tappeto con una mossa di Kung-fu.
La mossa si chiama “shuai jihao” e consiste in una presa con calcio, che ha lo scopo di far perdere l’equilibrio all’avversario.
Il ladro era un “simpatico” vecchietto di 83 anni, che, a quanto pare, nonostante l’età, non ha perso la voglia di rubare. L’uomo ha visto una macchina nel parcheggio del quartiere Kita ed ha pensato bene di rubarla.
Mentre era all’opera, però, è arrivata la proprietaria dell’auto, Keiko Kurisaki, che di anni ne ha 45 ed è l’ex general manager della nazionale giapponese maschile di Kung-fu. La donna era da poco tornata da Taiwan dopo ha conquistato il primo posto in una delle discipline di arti marziali cinesi.
Dopo aver atterrato il ladro, ha chiamato la polizia e lo ha fatto arrestare.

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Proteste per Google street

Pochi giorni fa è stato introdotto “Google Street” in Giappone e già arrivano le prime proteste.
Il servizio di Google Maps permette di vedere foto molto particolareggiare delle strade delle città giapponesi (in particolare Tokyo, Osaka e Kyoto), ma molti abitanti non sono contenti.
Alla filiale giapponese di Google sono infatti arrivate molte proteste perchè la nuova funzione di Google Maps va contro la privacy dei cittadini.
Sono molte le persone che hanno chiesto la cancellazione di particolari immagini dopo che si sono riconosciuti su internet. Qualche esempio? Un uomo che veniva interrogato da un poliziotto in un quartiere notturno e un altro immortalato mentre entrava in un hotel in compagnia di una donna.
Scoperti in momenti particolari, che non vogliono che siano visti da altri.

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