Posts tagged inquinamento

In giro c’è il primo taxi elettrico

Dalla città di Kashiwazaki, nel nord-est del Giappone, è partito il primo taxi commerciale completamente elettrico. Il taxi è stato realizzato partendo dalla nuova monovolume i-MiEV di Mitsubishi, è ad emissioni zero, può portare fino ad un massimo di 4 persone e e si può ricaricare in 30 minuti con una speciale presa ad alta velocità oppure 7 ore con una normale spina casalinga da 200 volt. Una ricarica completa permette di percorrere fino a 160 km, ad una velocità massima di 130 chilometri all’ora.

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Vestite d’insalata per protesta

Bikini d'insalata

Bikini d'insalata

L’inquinamento è un problema importante. Ed il desiderio di un pianeta pulito, dove ci sia più spazio per il verde, è un pensiero di molti. Ma c’è anche chi vorrebbe un pianeta, oltre che pulito, anche vegetariano. Ed allora ecco una curiosa protesta che si è svolta nelle strade di Tokyo per sensibilizzare le persone sui problemi ambientali. Un gruppo di belle ragazze si sono vestite con un bikini fatto di foglie di lattuga e sono scese in piazza a Tokyo al grido di “Save the planet. Go vegetarian”.
Oltre ai problemi ambientali, le “ragazze lattuga” hanno cercato di sensibilizzare la popolazione anche per la difesa degli animali.

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Ecologia: pannelli solari sui tetti delle scuole

Dal Giappone arriva la conferma della notizia che saranno installati pannelli solari sui tetti di 32.000 edifici scolastici del paesi, che si andranno ad aggiungere ai 1200 istituti che vengono già alimentati con energia sostenibile. Già se ne era parlato tempo fa, ma ora il progetto dovrebbe partire, per essere realizzato completamente entro il 2020. Per ora si parla solo di scuole pubbliche elementari e medie ed il progetto dovrebbe costare tra i 460 ed i 700 milioni di euro. Nelle scuole verranno installati pannelli da 20Kw, ognuno dei quali dovrebbe riuscire a dare l’illuminazione per una giornata a 10 classi. Se il progetto sarà attuato completamente, verrà generata una quantità di energia elettrica pari a quella consumata in 200.000 case giapponesi. L’energia che non dovesse servire alle scuole, sarà messa in vendita ed il ricavato andrà alle scuole stesse.

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Settore funebre: successo per le eco-bare

Negli ultimi mesi stanno avendo molto successo in Giappone le eco-bare, realizzate in cartone non inquinanti. Il rito buddista prevede la cremazione, che però libera nell’atmosfera una quantità non indifferente di sostanze nocive, a causa della combustione di legno, vernici, metalli e colle utilizzate nelle bare tradizionali. Le bare di cartone invece seguono la tradizione Zen e vengono realizzate senza chiodi o parti metalliche, collanti, vernici o coloranti. Così anche i morti (o chi per loro) possono contribuire a non aumentare l’inquinamento.

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Cina, Corea del Sud e Giappone si accordano per l’ambiente

Cina, Corea del sud e Giappone hanno raggiunto un accordo per la sensibilizzazione ambientale. I ministri dell’ambiente dei tre paesi (Zhu Shengxian per la Cina, Tetsuo Saito per il Giappone e Lee Maanee per la Corea del Sud) si sono incontrati a Pechino ed hanno trovato un accordo per avviare insieme campagne di sensibilizzazione sui problemi ambientali e la protezione dell’ambiente. I ministri hanno discusso dei principali problemi ambientali nell’area del nord-est dell’Asia e si sono impegnati a promuovere le “città verdi”, avviando programmi nazionali contro l’inquinamento. L’accordo dovrà essere approvato nel summit Cina – Corea del sud – Giappone che dovrebbe svolgersi in Cina entro la fine dell’anno. L’agenzia cinese Xinhua ha spiegato che “i tre Paesi organizzano la riunione annuale a turno, con l’obiettivo di trovare metodi miranti a promuovere la cooperazione regionale in materia di protezione ambientale”.

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Il Giappone è a rischio inondazioni

Inondazione

Inondazione

Se non verranno prese misure contro il riscaldamento climatico, il Giappone rischia di essere devastato da inondazioni entro la fine del secolo. I dati di questo allarme sono stati resi noti dal rapporto dell’Istituto Nazionale per gli Studi sull’Ambiente. Entro pochi decenni il Giappone potrebbe veder dimezzate le spiagge a causa dell’innalzamento del livello del mare. Questo porterebbe a far spendere allo stato, per i lavori dopo le inondazioni, circa 8.700 miliardi di yen all’anno. Inoltre l’innalzamento delle emissioni nocive, potrebbe portare alla scomparsa del 68% di tutte le foreste di faggio presenti sul territorio. In base al Protocollo di Kyoto il Giappone deve ridurre le proprie emissioni del 6% entro il 2012.

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Entro il 2030 boom dell’energia solare

Energia solare

Energia solare

Secondo il ministero dell’Ambiente giapponese l’uso dell’energia solare potrebbe registrare un vero e proprio boom entro il 2030. Le previsioni sono state stilate in base all’assunzione che nei prossimi anni si potrebbe imporre in base al sistema “tariffa fissa”. Secondo questo sistema i gestori nazionali potranno acquistare, a intervalli di tempo e a prezzi stabiliti precedentemente, energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili di aziende o di privati. Sempre secondo le previsioni, chi ha investito in attrezzature in grado di produrre energia pulita dovranno attendete almeno 30 anni per ammortizzare la spesa iniziale. Il ministero ha comunque intenzione di incentivare il sistema alzando i prezzi d’acquisto e facendo ridurre a 10 anni il tempo utile per ammortizzare i costi. L’uso dell’energia solare potrebbe far moltiplicare la potenza complessiva del solare a 37.000 megawatt entro il 2020 e a 79.000 entro il 2030.
Il Giappone rappresenta attualmente la seconda economia mondiale e il quinto Paese inquinante per volume. In base al Protocollo di Kyoto dovrà  tagliare del 6% le proprie emissioni.

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Lanciato satellite per misurare l’effetto serra

Effetto serra

Effetto serra

Arriva dal Giappone la notizia che è stato lanciato in orbita il primo satellite in grado di studiare nello spazio i gas che contribuiscono a provocare l’effetto serra.
Il satellite “Ibuki” è costato 159 milioni di dollari e le sue rilevazioni potranno aiutare gli scienziati a calcolare la densità del diossido di carbonio e del metano.
Il satellite rimarrà in orbita per 5 anni e, da un’altezza di 666 chilometri, ogni 3 giorni registrerà i dati, arrivando a toccare 56.000 punti della terra.
In questo modo sarà possibile capire fino a che punto l’effetto serra sta colpendo le varie zone del paese e, magari, aiuterà a comprendere meglio l’attuale situazione per cercare di risolverla in qualche modo o almeno di non peggiorarla ulteriormente.

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In volo con carburante ecologico

L’aeronautica sta sperimentando voli con carburante ecologico. Il primo volo è stato compiuto lo scorso martedì in Nuova Zelanda, dove un Jumbo jet è riuscito a volare per 2 ore utilizzando olio vegetale di jatropha mescolato a kerosene. Il secondo esperimento si svolgerà mercoledì 7 gennaio negli Stati Uniti,  utilizzando jatropha ed alghe. Ed infine un terzo volo è previsto per il 30 gennaio in Giappone, dove sarà usato l’olio di camelina.
Una spinta a trovare carburanti alternativi è venuta con l’aumento del prezzo del petrolio dei mesi scorsi. E così si è pensato di sperimentare carburanti ecologici, sicuramente più economici.
I biocarburanti comunque non consentono di diminuire il rilascio di anidride carbonica, perché vengono comunque bruciati prodotti organici, a base di carbonio. Ad ogni modo continua la ricerca di soluzioni alternative per risparmiare economicamente e produrre minori emissioni.
La Iata, associazione che riunisce le 230 maggiori compagnie aeree del mondo, vuole arrivare entro il 2050 a trovare un carburante ad emissioni zero. L’utilizzo della jatropha è positivo anche perchè cresce in terreni aridi o sabbiosi, o ad alta concentrazione di sali e quindi per coltivarla non si toglie terreno ai cereali utilizzati per l’alimentazione. Inoltre la resa è molto alta: l’olio che si può ricavare corrisponde al 40% del peso dei semi.
Il 7 in America parteciperà alla sperimentazione un aereo della Continental Airlines, mentre il 30 in Giappone un aereo della  Japan Airlines.

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Il manga ambientalista con Keroro

L’Association of Japanese Animations e Seibu Railway hanno deciso di pubblicare in Giappone una rivista per sensibilizzare il pubblico dei ragazzi sul tema dell’ecologia.
Anicco (Anime & Eco), questo il nome del giornale, avrà come protagonisti alcuni personaggi famosi di anime e manga.
Il primo scelto per aprire le pubblicazioni è Keroro. Alcuni giorni fa il personaggio si è presentato dal Ministro dell’Ambiente giapponese, Tetsuo Saito, per presentare la rivista.
Ogni personaggio, a modo suo, cercherà di spiegare ai ragazzi come salvare la Terra dall’inquinamento.

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