Il 30 Luglio Satyrnet vi aspetta lungo la riva del Tevere per una serata all’insegna del Sushi e del Cosplay. Un evento che conclude la stagione di iniziative e manifestazione dell’Associazione Culturale dedicato agli appassionati di manga, anime, videogiochi, larp e non solo… Un modo simpatico per salutarci prima delle vacanze estive! Giovedì 30, dalle ore 19:30, tutti gli appassionati cosplayers romani sono invitati a presentarsi (rigorosamente nei loro costumi!) al Fuji Sushi Restaurant, il primo ristorante giapponese all’aperto della Capitale, situato sulla banchina del Tevere all’altezza di Piazza Trilussa, sotto Ponte Sisto. In questa occasione speciale, si concluderà insieme la stagione estiva dei cosplayers: la serata inizierà alle 19:30 con il ritrovo al Fuji Sushi di tutti gli appassionati, che avranno la possibilità di gustare un delizioso aperitivo made in Japan. Per tutti gli ospiti che si presenteranno con i tipici costumi, ci sarà inoltre una birra gratis e una tessera sconto che permetterà di deliziare, per tutta l’estate, le squisite cene del Fuji Sushi con una riduzione del 10%. Dalle 21:00 verranno proiettate le fotografie dei migliori eventi cosplay di tutta la stagione e, per chi lo vorrà, ci sarà la possibilità di godersi la proiezione cenando al tavolo, usufruendo dei menu a prezzo speciale creati appositamente per questa occasione (esclusivamente per chi verrà in costume cosplay). Per gli ospiti ci sarà la possibilità di esibirsi lungo lo spazio della banchina; i migliori verranno fotografati e compariranno sul sito www.sushirestaurant.it.
Posts tagged sushi
Roma: due serate sul Giappone
Questa sera ed il 13 luglio si svolgeranno all’Isola Tiberina di Roma due serate dedicate interamente al Giappone. Le serate fanno parte della manifestazione l’Isola del Cinema e sono promosse da Romics, il festival del fumetto, e dalla Fuji Television. Alle ore 20:00 stasera ci sarà lapertura ufficiale con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Subito dopo ci sarà l’anteprima nazionale di «Musashi: il sogno dell’ultimo samurai» di Mizuho Nishikubo, presente all’evento. Inoltre sarà possibile partecipare alla degustazione “Non solo sushi”, al concerto “Anime Songs”, con i Mr. Magoo (cartoon cover band italiana), ai “messaggi di luce” realizzati da Motoso Ishii e Akari-Lisa Ishii e al “Cosplay Show”, una sfilata di cosplayer italiani. Il 13 luglio sarà invece possibile assistere all’anteprima di “Amalfi”, il film girato in Italia e diretto da Hiroshi Nishitani.
I giapponesi mangiano meno pesce
Se si pensa alla cucina giapponese, vengono subito in mente i piatti a base di pesce, primi fra tutti il sushi. Ma il rapporto annuale dell’Ente nazionale Pesca ha dimostrato che i giapponesi mangiano sempre meno pesce, arrivando a preferire la carne. Il primo sorpasso della carne sul pesce risale al 2006 con un consumo pro capite quotidiano di 80,4 grammi per la carne e 80,2 grammi per il pesce. Nel 2007 il volume di pescato è rimasto uguale, mentre il consumo di carne è aumentato ulteriormente. Attualmente i consumi di carne pro capite superano quelli di pesce per 2,4 grammi.
Boom della cucina giapponese a Roma
Sushi
Gli abitanti di Roma dimostrano sempre di più di apprezzare la cucina giapponese. Negli ultimi anni infatti il numero dei ristoranti giapponesi nella capitale italiana è aumentato notevolmente. Il ristorante più antico, il primo ad aprire a Roma durante gli anni Settanta, è Hamasei, che si trova in via della Mercede 35. Un altro ristorante, dove si possono incontrare spesso diversi personaggi famosi, è lo Zen Sushi. Questo è il primo ristorante giapponese dove è stato installato il kaiten: un sushi bar dove, comodamente seduti al bancone, si possono scegliere i piatti preferiti tra quelli che scorrono davanti sul tapis roulant. Nello Zen Sushi, che si trova in via degli Scipioni 243, i cuochi spesso creano nuovi piatti mescolando i sapori occidentali con quelli orientali. Al ristorante Miyabi, in via OStia 22, si possono trovare piatti giapponesi e tailandesi in un intreccio di sapori. Il ristorante Hasekura, in via dei Serpenti 27, è invece legato alla tradizione giapponese e propone i piatti secondo le regole. Nel ristorante Rokko, che si trova in via Rasella 138 ed è aperto da 17 diciassette anni, si possono incontrare molti clienti giapponesi. E se tutti questi non bastassero ancora, c’è il ristorante Taki, in via Marianna Dionigi 56, ultimo aperto nel quartiere Prati. Mentre chi preferisce il cibo take away, da mangiare a casa, ci sono molti Daruma Sushi in varie zone della città.
Gomme al wasabi
Wasabi gumballs
Si sa, su Internet si può trovare di tutto.
E allora se a qualcuno venisse voglia di assaggiare le gomme al wasabi, è facile trovare la soluzione.
Per chi ama il sushi ed ama il wasabi ed i sapori piccanti, ma magari non ha tempo di preparare il sushi in casa per mangiarlo col wasabi e non può andare tutte le sere a cena in un ristorante giapponese, cosa c’è di meglio che masticare una gomma al wasabi?
Basta fare una rapida ricerca su internet ed è possibile trovare un sito che vende le Wasabi Gumballs.
Una scatoletta contiene 22 gomme verdi.
E si possono mangiare in qualsiasi momento della giornata, per ritrovare il sapore forte che fa pensare al Giappone.
Oppure si possono offrire ad un amico per fargli uno scherzo, facendogli credere magari che siano alla mela verde, per vedere che faccia farà quando si accorgerà che sono piccanti.
Chi vuole favorire?
Nudi e crudi: calendario per beneficienza
I signori Kukai del miglior ristorante giapponese di Napoli hanno sposato la causa “Unicef”, presentando nel loro ristorante il calendario di solidarietà “Nudi e crudi”, per aiutare i bambini in difficoltà.
I proprietari del ristorante giapponese hanno voluto fortemente questo calendario per promuovere un progetto diverso dai soliti e sostenere le attività dell’Unicef.
Le foto sono state realizzate dal fotografo Sergio Goglia e ritraggono corpi dei modelli nudi con gli ingredienti crudi che sono alla base della cucina giapponese. Protagonisti del calendario sono sei uomini e sei donne di nazionalità diverse, tra cui Beatrice Carbone, una delle prime ballerine del teatro La Scala di Milano, dal Giappone Mariko Watanabe, dalla Cina Ying Yang, dalla Somalia Florinda De Siato, i cubani Armando Enriquez e Yanel Garzon Valdez e tanti altri.
Massimiliano Neri, che ha realizzato il calendario insieme a Monica Neri, ha così spiegato l’iniziativa: “La causa che ho sposato è quella dei bambini vittime di abusi e violenze in Indonesia. Una vergogna alimentata anche da un certo turismo italiano cui si deve porre fine”.
Pericolo per i tonni ed il sushi
Tonno marinato
La pesca al tonno rosso è in crisi. Già ne avevamo parlato tempo fa. In questi giorni è scoppiato di nuovo l’allarme da parte dei pescatori e dei consumatori che temono per il sushi.
Molti pescherecci stanno tornando a riva vuoti e il pregiato “bluefin tuna” sta diventando sempre più raro. Gli esemplari catturati sono troppo piccoli: segnale che la specie è a rischio estinzione.
Un vero e proprio problema, che non va sottovalutato. E non perché ci si vuole preoccupare troppo per il sushi. L’estinzione di questa varietà di tonno può causare problemi all’ecosistema.
Un gruppo ambientalista internazionale si è incontrato in Marocco per denunciare il pericolo che questa specie sta correndo: infatti secondo le stime il tonno rosso nell’Oceano Atlantico e nel Mediterraneo è diminuito del 90% e la specie potrebbe presto finire nella lista di quelle a rischio di estinzione.
Secondo i dati resi noti da Greenpeace, il Giappone consuma i tre quarti del tonno rosso disponibile nel mondo quello che non riesce a pescare viene importato.
La causa del rischio estinzione è dovuta soprattutto al boom della cucina nipponica e del sushi.
Nel porto di Ishiki, Minoru Nakamura, considerato in Giappone il “re del pesce”, è stato accolto quasi come un eroe dopo esser tornato con un ricco bottino di tonno rosso, ben 172 chili destinati al mercato del pesce di Tokyo. Ma non tutti gli altri pescatori riescono a tornare dalla pesca con simili quantitativi di tonno. E molti pescatori scelgono di restare a casa, invece che uscire per giorni senza riuscire a pescare nulla.
La pesca di Nakamura è la prima pesca di tonno oltre 150 chilogrammi di quest’anno.
Sushi e sindrome sgombroide
Sushi
A chi non piace il sushi? Attenzione, però, se lo mangiate, alla sindrome sgombroide, una intossicazione dovuta alla cattiva conservazione del pesce.
Finora questa sindrome era diffusa solo in Giappone e negli Stati Uniti, ma ora si sta diffondendo anche in Italia, visto il diffondersi del consumo di questo cibo.
La sindrome sgombroide è causata dall’istamina, una sostanza che si trova in tutti gli organismi e che si sviluppa in maniera eccessiva nel pesce che viene conservato male.
Questa sindrome può causare uno shock allergico anche appena dieci minuti dopo aver consumato la pietanza ed è caratterizzata da sintomi simili a quelli dell’allergia: mal di testa, rossori, nausea, vomito.
La sindrome si sviluppa soprattutto in sgombri e tonni mal conservati.
Inoltre la salsa di soia e il tamari, due condimenti che in genere vengono utilizzati per il sushi, aumentano i cattivi effetti dell’istamina sull’organismo.
Il Giappone in cucina – Kyoko Asada
Soba e riso al curry
Kyoko Asada è una scrittrice e pittrice giapponese che da 12 anni vive in Italia.
In Giappone ha pubblicato un libro sulla cucina umbra, che ha avuto molto successo. Ed ora ha pensato di fare la stessa cosa in Italia, pubblicando pero un libro sulle ricette del suo paese natale.
E così è uscito “Il Giapponese in cucina – Ricette facili da realizzare in Italia”: un simpatico libro con molte ricette della cucina nipponica, che tutti gli amanti di quel paese potranno realizzare senza problemi.
Nel libro ci sono anche indirizzi di negozi dove è possibile acquistare alcuni ingredienti che non sono così diffusi in Italia. Ed inoltre l’autrice ha scritto una parte introduttiva, nella quale descrive gli ingredienti di base, gli attrezzi da cucina ed il galateo a tavola.
Per il resto il volume è diviso in categorie (riso, carne, pesce, tofu, verdure, dolci) ed ogni ricetta è corredata da foto che descrivono le varie fasi di lavorazione.
Non resta che mettersi ai fornelli e provare a realizzare i vari piatti!
Wasabi: verde piccante
Wasabi
Se avete mangiato cibo giapponese, probabilmente vi sarà capitato di imbattervi nel wasabi, una pasta di colore verde e dal sapore particolarmente piccante.
Il wasabi si ottiene dal rizoma di una pianta (Wasabia japonica) della famiglia delle Crucifere ed è utilizzato spesso per accompagnare pesce crudo (sushi e sashimi), ma può essere anche sciolto nella salsa di soia.
Quindi se troverete nel sushi un quadratino verde, il consiglio è di farlo sciogliere mescolandolo al sushi. Assolutamente non cercate di mangiarlo così com’è perchè è molto piccante.
Il wasabi è anche soprannominato namida (lacrime), perché se viene usato in quantità eccessiva può far lacrimare. Si dice che abbia una funzione antibatterica e digestiva, per questo motivo sarebbe indispensabile quando si mangia il pesce crudo.
Il wasabi si può comprare o sotto forma di pasta o come polvere.
Nippolandia's Weblog 