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“Giappone: Tradizione e Innovazione” a Roma

Giappone: Tradizione e innovazione

Giappone: Tradizione e innovazione

Mentre la mostra “Hiroshige il maestro della natura”, installata al Museo del Corso di Roma, è stata prorogata fino al 13 settembre per le numerose prenotazioni, c’è un’altra mostra sul Giappone che gli amanti della cultura giapponese non devono perdere: “Giappone: Tradizione e Innovazione”. La mostra sarà visibile fino al 10 settembre presso la Casa delle Letterature, che si trova in Piazza dell’Orologio 3, a Roma. La mostra è aperta, ad ingresso libero, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:30 alle ore 18:30. L’esposizione è divisa in 3 spazi tematici: Stampe antiche, Artisti contemporanei e Manga. La prima sezione è dedicata all’Epoca Edo (1603 – 1867), considerata il periodo d’oro dell’arte giapponese, “un lungo periodo di pace e di isolamento dal resto del mondo, ma non privo di tensioni”. Si possono ammirare opere di Kitagawa Utamaro, Hasegawa Sadanobu I, Utagawa Kunisada, Utagawa Kuniyoshi e Utagawa Hiroshige; xilografie realizzate tra il 1803 e il 1860. Si passa poi all’arte contemporanea con opere di Tatsuro Kiuchi, Osamu Komatsu, Tomoko Matsumoto, Hiroyuki Nakamura, Yuko Shimizu e Keitaro Sugihara, che sono state realizzate nel periodo tra il 2001 ed il 2009. La mostra si conclude con la sezione dedicata ai manga, dove sono esposte anche opere di artiste italiane, come Federica di Meo in arte Akachan, Alice Esculapi, Giusy Oliva in arte Fanchan e Mariapia Vannucchi. Per gli appassionati di manga è possibile partecipare a workshop sui fondamenti della tecnica Manga e sull’utilizzo della costruzione in blocchi, per imparare le basi di questo stile artistico.

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“Humanized, il volto, il corpo, la città” a Tokyo

Sabato 18 luglio sarà inaugurata a Tokyo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura a Kudanshita, la mostra dell’artista romano Stefano Centonze, in arte Onze, “Humanized, il volto, il corpo, la città”. La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla Beware of the Wolves di Roma, in collaborazione con Garde Italy, con la NABA di Milano e con Dei Mille Napoli, con il Patrocinio del Comune di Roma, della Fondazione Italia Giappone e della Regione Campania, ed è curata da Ferruccio Giromini. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 1° agosto. Nella mostra sono state raccolte le opere realizzate da Onze dal 2007 ad oggi, legate ai temi del volto, del corpo e della città. Secondo Goffredo Fofi “i volti, i corpi, i paesaggi di Onze partono dalle avanguardie storiche, e tornano indietro, ma allo stesso tempo sono di oggi, sono nostri, sono contemporanei, appartengono all’era che viene detta della globalizzazione. La sua esplorazione è coerente, conseguente ed è la spia di un’irrequietezza da cui chi è vivo non dovrebbe mai sentirsi escluso”. Per il curatore della mostra, le opere di Onze rappresentano “una sfida in cui il prodotto richiesto dovrà innanzitutto essere funzionale al suo compito, soddisfare le aspettative del cliente e, ultimo ma non ultimo, essere degnamente rappresentativo dello stile dell’autore”.

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L’arte dell’ikebana: mostra a Sidney

Ikebana a Sidney

Ikebana a Sidney

A Sydney in questi giorni è stata ospitata, presso il Giardino botanico reale una mostra sull’arte giapponese dell’Ikebana, attraverso una serie di opere che uniscono il il sapere della cultura orientale e la flessibilità delle piante. L’arte dell’ikebana ha conquistato tutto il mondo, arrivando fino in Australia. Nella mostra sono stati esposti lavori tradizionali e originali della scuola Sogetsu.
L’ikebana è un’antica arte della disposizione dei fiori recisi, che in passato veniva anche conosciuta con il termine Kado.

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Roma imperiale in mostra a Tokyo

Roma imperiale

Roma imperiale

Dal 13 settembre al 13 dicembre al Museo Nazionale di Arte Occidentale di Tokyo sarà ricreata la Roma Imperiale in una grande mostra, che è molto attesa. La mostra poi passerà in altri musei del Giappone. Saranno messi in mostra più di 120 pezzi provenienti dai principali musei italiani sul periodo imperiale della città di Roma. L’impero romano così potrà rivivere in terra giapponese, per simboleggiare il legame forte tra l’Italia ed il Giappone. All’inaugurazione del 13 settembre è atteso anche il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.

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Yoko Yamamoto arriva in Italia

Il 23 marzo Yoko Yamamoto inaugurerà a Bologna l’anteprima della sua nuova mostra “Principesse/hime”, che dal mese di maggio girerà il Giappone. Yamamoto è un’artista “eclettica che attraversa le arti contaminandole con disinvoltura”. In Giappone è famosa per le sue opere, i dipinti e le incisioni, per aver firmato la grafica e le copertine di autori famosi e per aver illustrato il libro Tsugumi di Banana Yoshimoto. Ha vissuto in molte città ed ha avuto diversi mariti.

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Mostra di Hiroshige a Roma

A Roma è stata inaugurata la mostra “Hiroshige. Il maestro della natura”, che rimarrà aperta fino al 7 giugno. La mostra, nella quale sono esposte 200 opere del pittore giapponese Utagawa Hiroshige, uno dei più grandi artisti dell’800, è stata allestita al  Museo Fondazione Roma (via del Corso 320), in collaborazione con Arthemisia. La produzione dell’artista è composta prevalentemente da stampe policrome di immagini naturali. La sua opera ha avuto molta influenza sugli artisti impressionisti e post-impressionisti europei, tra cui Vincent Van Gogh, che fece riproduzioni di alcune opere. Per il professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione, Hiroshige è “uno dei massimi esponenti dell’arte ukiyoe e indiscusso maestro del paesaggio per il suo particolare approccio religioso alla natura”. Le opere in mostra a Roma provengono dall’Honolulu Academy of Arts. La mostra è divisa in 5 sezioni: Il mondo della natura; Cartoline dalle province; La via per Kyoto; Nel cuore di Tokyo; Il vedutismo di Hiroshige nella prima fotografia giapponese. Dopo Roma, la mostra si sposterà alla Dulwich Picture Gallery di Londra, dove sarà visibile dal 1 luglio al 10 settembre.

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20 anni di manga in Europa

Jeeg

Jeeg

Lo scorso 11 marzo è stata inaugurata al Belgian Comics Center di Bruxelles la mostra “Da Akira a Lady Oscar”, sui 20 anni di manga in Europa. La mostra sarà visibile fino al prossimo 7 giugno. Nel 1989 Jacques Glénat si recò in Giappone per promuovere il fumetto franco-belga e tornò a casa con Akira: 2000 pagine di fantascienza giapponese, che segnarono l’ingresso del manga nel mondo europeo. La mostra, tra l’altro, è stata inaugurata nell’anno che segna il cinquantenario dei Puffi. Nell’esposizione sono messi in mostra opere originali e riproduzioni di copertine, pupazzi, manifesti, merchandising. Nei paesi europei, primi fra tutti l’Italia, i manga hanno conquistato il pubblico ed ancora oggi, a 20 anni di distanza, mantengono il loro successo. Per Marco Pellitteri, sociologo dei processi culturali, “il manga è il fumetto più letto nel mondo. Socialmente il manga è stato una rivoluzione: prima non c’erano molti fumetti dedicati alle ragazze, o allo sport, e l’erotismo dei manga è molto diverso rispetto ai nostri fumetti”. Tanto da arrivare a conquistare il 40% del mercato in Europa. Pellitteri ha così spiegato il motivo di tanto successo: “Hanno coperto una voragine di pubblico perché il manga shôjo approccia direttamente le ragazze, le cui aspettative non sono premiate dai nostri fumetti: parliamoci chiaro, Dylan Dog a ogni numero va con una donna diversa!”. Nell’esposizione si possono trovare molti personaggi diventati famosi con i cartoni animati degli anni ’80 in Italia: Lady Oscar, Candy Candy, Uomo Tigre, Daitarn 3, Ryu, Goldrake, Mazinga Z, Heidi e Remi. Fino ad arrivare ai più recenti Kenshin, Yu-Gy-Oh! o Detective Conan. Ci sono poi i manga-seinen, rivolti agli adulti, come Tokyo Tribe e Say Hello to Black Jack. Pellitteri ha inoltre dichiarato che i “giapponesi erano allibiti da tanto interesse, i palinsesti si riempivano a prezzi che poi salirono di parecchio”. In Italia il successo dei manga è dovuto anche alla passione e al lavoro dei Kappa Boys, quattro ragazzi di Bologna (Massimiliano De Giovanni, Andrea Baricordi, Andrea Pietroni e Barbara Rossi) che da lettori sono diventati editori di manga. Massimiliano De Giovanni ha spiegato che il loro sogno era quello di “far scoprire al pubblico italiano le potenzialità dei manga”. E Andrea Baricordi così racconta il loro lavoro: “scoprimmo che gli appassionati erano molti di più di quelli che immaginavamo. Poi fummo contattati da Granata Press, che trasformò la nostra fanzine in una rivista da edicola. Nel 1995, con la Star Comics, abbiamo lanciato Dragon Ball, imponendo la lettura ‘alla giapponese’, lo stesso facciamo oggi con GP Publishing. Fummo additati (nel bene e nel male) come i responsabili dell’Invasione dei Manga in Italia. Ma non abbiamo ancora finito”.

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Human Nature: la mostra di Daikichi Amano

Human Nature

Human Nature

Il 7 marzo sarà inaugurata presso la galleria Mondo Bizzarro di Roma, la mostra “Human Nature”, dedicata alle opere di Daikichi Amano.
Il giovane artista giapponese espone le sue opere per la prima volta in Europa. Daikichi ha studiato a San Diego e dopo è tornato in Giappone per portare avanti la sua ricerca artistica.
Nel 2007 è stato inserito in una esposizione artistica dalla Senken Shinbun, famosa rivista d’arte contemporanea. Le sue opere, stravaganti ed erotiche, sono poi state inserite molto spesso su magazine di settore occidentali. Le sue opere sono state definite “foto perverse, umorali e violente, che evocano unioni morbose ai limiti del primitivo”.
Lo stesso Daikichi si definisce “la moderna reincarnazione di Katsuhika Hokusai”. Nelle sue foto sono spesso presenti immagini mitologiche. Daikichi vuole provocare e schernire lo spettatore.
Il corpo umano si fonde letteralmente con gli elementi della natura ed arriva a creare un continuum organico. Una mostra da non perdere.

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Macchiaioli in mostra in Giappone

Otto quadri che fanno parte della collezione civica del museo Fattori di Livorno sono partiti per il Giappone. I quadri sono stati assicurati per circa due milioni di euro. Dal prossimo ottobre i quadri saranno in mostra a Fukuyama e poi a Tokyo. La mostra, dal titolo “I Macchaioli. Maestri del realismo italiano”, è promossa dal ministero degli Esteri, dall’Istituto di Cultura Italiana a Tokio e dalla Fondazione Italia-Giappone. La mostra è curata da Francesca Dini e raccoglie le opere dei più famosi artisti della macchia.

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Il Giappone a Milano

La cultura milanese si apre quest’anno con 3 mostre dedicate al Giappone.
La prima mostra, “Monet e il Giappone. Il tempo delle ninfee”, è dedicata al rapporto tra il grande protagonista dell’impressionismo francese e la grafica giapponese.
La seconda, “Giappone: 100 capolavori”, racconta l’arte del Sol Levante nel periodo Edo.
La terza è dedicata alla storia dei Samurai.
Tre appuntamenti da non perdere per tutti coloro che amano la cultura giapponese e per tutti quelli che invece la conoscono poco e vogliono approfondire questa conoscenza.

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