Dopo le ultime esecuzioni dello scorso gennaio, sono state eseguite in Giappone tre nuove condanne a morte. Il Ministero della Giustizia ha infatti comunicato che sono state eseguite le condatte di tre persone: un cittadino cinese che ha ucciso tre connazionali a Kawasaki e due giapponesi che hanno commesso diversi omicidi. I tre sono stati impiccati a Tokyo e ad Osaka. Il cinese, che si chiamava Chen Detong, aveva 41 anni ed aveva commesso gli omicidi nel 1999. Uno dei due condannati giapponesi si chiamava Hiroshi Maeue, aveva 40 anni ed aveva ucciso nel 2005 tre persone ad Osaka. L’altro giapponese si chiamava Yukio Yamaji, aveva 25 anni ed aveva ucciso due sorelle nel 2005 a Osaka. Makoto Teranaka, responsabile giapponese di Amnesty International, ha espresso la sua protestato contro “questo grave atto che non può essere permesso mentre nel mondo si moltiplicano gli appelli per abolire la pena di morte”.
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Il maltempo rovina la visione dell’eclissi di sole
Delusione in Giappone per l’eclissi di sole (la prima visibile in Giappone da 46 anni a questa parte), la cui visione è stata rovinata dal maltempo. Il cielo infatti era coperto di nuvole e questo ha reso quasi impossibile poter vedere il sole e l’eclissi. Il maltempo ha comunque risparmiato alcune piccole isole nell’estremità meridionale dell’arcipelago, dove gli appassionati hanno potuto godere in pieno della visione del fenomeno. Secondo la National Astronomical Observatory of Japan, il punto migliore per vedere l’eclissi è stata l’isola di Iwoto, 1.200 km a sud di Tokyo. Il record di durata per un centro abitato doveva essere nell’isola di Akuhara, nell’arcipelago meridionale di Tokara, dove il sole sarebbe dovuto sparire per 6 minuti e 25 secondi. Ma la visione non è stata possibile a causa della presenza delle nuvole, che avevano già coperto il sole. Delusione anche nelle grandi metropoli, Tokyo, Osaka e Sapporo. Per la prossima eclissi totale di sole in Giappone si dovrà aspettare il settembre del 2035 nelle aree nord-orientali di Hokuriku e Kanto.
Tokyo conquista il primato di città più costosa del mondo
Nell’annuale studio svolto dalla società di consulenza Mercer, che analizza il costo della vita in 143 città del pianeta, Mosca è stata superara da Tokyo. Ora è la capitale giapponese la città più costosa del mondo. La rilevazione viene svolta analizzando i prezzi di circa 200 prodotti in ogni città: alloggi, cibo, abbigliamento, trasporti e tempo libero. Come punto di riferimento viene presa in considerazione la città di New York. In base ai risultati la vita nel 2009 è molto più costosa in Europa ed in Asia, rispetto all’America. Ad eccezione di New York, che conquista l’ottava posizione, nei primi 10 posti della classifica ci sono soltanto città europee o asiatiche. Al primo posto c’è Tokyo con 143,7 punti: secondo i dati raccolti un biglietto di metropolitana costa 2,30 euro, mentre per un caffè ed un giornale bisogna pagare quasi 9 euro. Al secondo posto c’è un’altra città giapponese, Osaka, con con 119,2 punti. Al terzo posto si classifica Mosca. In successione poi ci sono Ginevra, Hong Kong, Zurigo, Copenaghen, New York, Pechino e Singapore. Londra e Oslo, che lo scorso hanno erano tra le prime dieci, quest’anno si classificano al 16° e al 14° posto. Milano passa dal 10° posto dello scorso anno all’11°; Roma dal 16° al 18°; Los Angeles sale dal 55° al 23°; Chicago dall’84° al 50°; Dubai dal 52° al 20°. Ultima in classifica, e quindi città più economica del mondo, è
Johannesburg. Nathalie Constantin-Métral, senior researcher di Mercer, ha così commentato i risultati della classifica: “tra le principali conseguenze della recessione dello scorso anno abbiamo osservato delle fluttuazioni significative nella maggior parte delle valute mondiali, il che ha segnato profondamente la classifica di quest’anno. Molte monete, tra cui l’euro e la sterlina, si sono fortemente indebolite rispetto al dollaro, facendo perdere molte posizioni alle città europee”.
Influenza suina: 129 casi in Giappone
Il Ministero della Sanità giapponese ha comunicato che sono saliti a 129 i casi di persone contagiate dal virus. La maggior parte dei casi sono stati registrati a Kobe ed Osaka e riguardano principalmente studenti.
In vespa dall’Italia al Giappone per amore
Vespa
Giuseppe Percivati, un ragazzo di 23 anni di Torino, ha intrapreso un viaggio molto particolare. Innamorato di una ragazza giapponese, ha deciso di intraprendere un viaggio in vespa da Torino a Tokyo.
Il guidatore prevede di passare in Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Pakistan e quindi India. Qui imbarcherà la Vespa a Chennai (Madras) con destinazione Osaka.
Da Osaka riprenderà il viaggio per dirigersi a Kyoto e raggiungere la fidanzata. Secondo il programma del giovane, il viaggio dovrebbe essere di circa 15.000 km e mantenendo una media di 300 km al giorno (7 ore di viaggio al giorno) dovrebbe arrivare in India in 2 mesi (calcolando anche eventuali ritardi per maltempo).
Da qui ci vorranno altri 15 giorni di nave per raggiungere Osaka.
Il viaggio dovrebbe iniziare il prossimo settembre.
Se volete seguire il suo percorso, potete collegarvi al sito www.vespaonline.com.
DustCart: il robot spazzino
Negli ultimi mesi ne abbiamo visti tanti e dal Giappone sembra che non si accenni a diminuire l’uso dei robot nelle azioni della vita quotidiana e non solo. Ecco allora il robot spazzino: DustCart. Il robot è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo DustBot. La prima uscita ufficiale del particolare spazzino è avvenuta nel centro commerciale “Universal CityWalk”, presso il parco Universal Studios di Osaka. La presentazione è stata organizzata dal laboratorio di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e dall’ATR (Advanced Telecommunications Research Institute International) di Kyoto, istituto di ricerca nel campo delle telecomunicazioni e della robotica. L’operazione è stata condotta dal professor Norihiro Hagita, che, insieme al suo gruppo di ricerca, ha dimostrato in un’area pubblica come è possibile utilizzare i di robot. Alcuni piccoli robot, i Robovie, collegati alla rete e coadiuvati da un sistema di telecamere e sensori, hanno scelto alcuni passanti e li hanno avvicinati per offrirgli servizi di informazione e di guida. Il robot DustCart è stato utilizzato per offrire servizi di trasporto di borse o altri oggetti, oltre ai tradizionali servizi di pulitura a cui è destinato.
Casa Wasaka nella periferia di Osaka
Casa Wasaka
Casa Wasaka è il prototipo di una casa pensata per una famiglia di quattro persone, che è stata realizzata nella periferia di Osaka dagli architetti Yo-ichiro Hakomori e Kulapat Yantrasast dello studio wHY Architecture. Alla base del progetto c’è l’intenzione di trovare un equilibrio tra l’esigenza di libertà individuale di ogni membro della famiglia e la possibilità di usufruire di spazi per le attività collettive. Così è stata ideata una stanza che si fonde con uno spazio all’aperto: ogni stanza infatti è dotata di giardino. La zona giorno è composta di uno spazio con enormi vetrate che affacciano sui giardini. E in questa zona la famiglia si può ritrovare per le attività collettive. Poi ogni persona ha il suo spazio privato: una stanza-giardino. L’idea della casa è nata dalla richiesta di un padre di famiglia, che voleva avere un proprio spazio dove portare avanti i propri interessi, all’interno della casa. Così gli architetti hanno ideato una stanza collegata al resto della casa da un corridoio sotterraneo. E da questa realizzazione è nata l’idea di costruire una casa con tante stanze-giardino, da destinare ad ogni componente della famiglia. Gli architetti hanno così spiegato il progetto: “Non è una stanza, ma funziona come tale. Non è un corridoio ma funge da collegamento tra le stanze. Funge da “engawa” nella misura in cui collega le stanze con i giardini esterni, collega gli spazi in una composizione unica, e riunisce i molteplici spazi individuali che tornano ad appartenere ad una famiglia”.
Dimezzato il prezzo della carne di balena
Tempo di crisi ed allora il principale centro commerciale di Osaka ha deciso di dimezzare il prezzo della carne di balena, per cercare di aumentare il consumo della carne pregiata. Tadashi Matsui, direttore del centro commerciale, ha infatti deciso di vendere 100 grammi di carne di balena a 248 yen, che corrispondono a poco più di 2 euro. Il prezzo “normale” sarebbe invece di 630 yen, che corrispondono a più di 5 euro. Quindi si tratta di uno sconto notevole. Nonostante le continue proteste contro la caccia alle balene che ogni anno vengono portate avanti dalle associazioni ambientaliste, questa carne continua ad essere apprezzata dalla popolazione.
Le famiglie allargate fanno male alle donne
In questi giorni sono stati resi noti i risultati di una ricerca condotta su alcuni adulti giapponesi, che ha messo in evidenza che le “famiglie allargate” sono causa di stress nelle donne più che negli uomini.
Se più generazioni vivono insieme nella stessa casa, per le donne ci possono essere problemi notevoli a livello cardiaco. La ricerca è iniziata nel 1990 e si è svolta seguendo quasi 91.000 adulti di mezza età e anziani nel 1990. Ed ha dimostrato che le donne che vivevano con marito, figli, genitori o suoceri avevano un rischio maggiore di soffrire di malattie di cuore rispetto alle donne delle stessa età che vivevano solo con il marito.
Insomma vivere in una famiglia allargata comporta di avere tre volte più’ probabilità di ammalarsi di cuore.
L’insorgere delle malattie è stato evidenziato nel 2004: 14 anni dopo l’inizio della ricerca. Anche la presenza di figli contribuisce ad aumentare le possibilità di malattie cardiache.
Invece vivere in una famiglia allargata non crea problemi agli uomini. Secondo il gruppo di ricercatori, diretto dal dottor A. Ikeda della Osaka University, è possibile che i problemi siano anche causati dal fatto che le donne sono molto indaffarate per far procedere tutto bene all’interno di queste strutture familiari. E a lungo andare lo stress cronico può causare notevoli problemi. Le donne infatti risentirebbero del fatto di dover ricoprire più ruoli contemporaneamente: moglie, madre, figlia, nuora. Lo stress cronico infatti contribuisce a far salire la pressione e danneggiare il normale funzionamento dei vasi sanguigni.
Vietato il cellulare nelle scuole
Divieto di cellulare
Nelle scuole pubbliche del Giappone non si potrà più utilizzare il cellulare. E’ questa la nuova ordinanza della prefettura di Osaka che vieta l’uso dei telefonini nelle scuole pubbliche elementari, medie e superiori.
La norma, che entrerà in vigore dal prossimo anno, potrebbe essere estesa a tutto il paese. Gli studenti delle elementari e delle medie non potranno nemmeno portare il telefono a scuola. Mentre gli studenti delle superiori potranno portarlo con sé fino a scuola, ma poi non potranno utilizzarlo per nessun motivo durante l’orario scolastico.
La norma è stata varata per cercare di contrastare gli episodi di bullismo sempre più frequenti. E il cellulare è uno strumento sempre più utilizzato dai bulli per diffondere video e foto su internet.
L’iniziativa è stata accolta molto positivamente dagli esponenti del governo.
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