Posts tagged hiroshima

Hiroshima: per non dimenticare le tragedie del Novecento

Lupa capitolina

Lupa capitolina

Questa mattina è stata presentata in Campidoglio, a Roma, dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio, l’iniziativa “Hiroshima: per non dimenticare le tragedie del Novecento”, che vedrà coinvolti, a partire da settembre, gli studenti delle scuole elementari e superiori della città di Roma. I ragazzi seguiranno un percorso di ricerca e approfondimento sul bombardamento atomico a Hiroshima. Il percorso didattico si concluderà con un viaggio a Hiroshima e a Tokyo nella primavera del 2010. Ecco la presentazione del progetto fatta da Laura Marsilio: “Completa e attualizza il percorso dei viaggi della memoria, iniziati ad Auschwitz e arricchiti dalla visita in Istria, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo dei grandi eventi che hanno fatto la storia del XX secolo. I giovani avranno la possibilità di conoscere e approfondire la millenaria cultura giapponese e la sua eccellenza nel campo dell’educazione dei cittadini alla vita civile”. Per Alemanno “ricordare il bombardamento di Hiroshima è importante anche per il contesto di oggi in cui la minaccia nucleare è tornata ad essere attuale, con la proliferazione operata da alcune potenze emergenti”. Il 6 agosto del 2010, durante l’isola del Cinema, verranno presentate le testimonianze degli studenti che parteciperanno al progetto, per concludere il percorso didattico. Alla presentazione del progetto era presente anche Hiroyasu Ando , ambasciatore del Giappone in Italia.

Leave a comment »

Hiroshima: celebrazione a Roma

Il Comitato “Terra e Pace” ha organizzato a Roma una cerimonia di commemorazione per il 64° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima. E sono arrivati diversi messaggi da parte dei rappresentanti dello stato. Donato Marra, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, ha riportato il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha molte volte sottolineato come il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati e tra i popoli sia la condizione prima per debellare i rischi di ritorno a contrapposizioni e conflitti che hanno alimentato guerre, sofferenze e umiliazioni. Il ricordo di tragedie come quella di Hiroshima deve sollecitare un rinnovato impegno da parte di tutti, e delle giovani generazioni in particolare, per la piena affermazione in ogni parte del mondo dei valori di libertà, democrazia, giustizia sociale e rispetto della dignità di ogni uomo attraverso il dialogo, la solidarietà e l’accoglienza”. Anche il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha inviato un messaggio: “In occasione del 64° anniversario di quel terribile 6 agosto 1945, desidero innanzitutto rivolgere il mio pensiero alle vittime della spaventosa tragedia di Hiroshima. Rappresentano il tragico simbolo delle estreme conseguenze alle quali si puo’ giungere quando il dialogo e la politica falliscono e si imbocca la via delle armi. Il mio auspicio è che quindi il ricordo di quel doloroso periodo storico serva a richiamare gli Stati al dovere di realizzare, attraverso la ricerca costante del confronto e della comprensione reciproca, un sistema di convivenza tra i popoli fondato sul pieno rispetto delle diversità e sulla cultura del dialogo e della solidarietà. E che la memoria di Hiroshima contribuisca a indirizzare le relazioni internazionali verso un cammino di pace che non conosca armi di distruzione di massa”.

Leave a comment »

64° anniversario della bomba atomica su Hiroshima

Tadatoshi Akiba, sindaco di Hiroshima, in occasione del 64° anniversario del lancio della bomba atomica, ha lanciato un appello alla comunità internazionale a sostenere il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per un mondo senza armi nucleari: “L’abolizione delle armi nucleari ha il sostegno non solo degli hibakusha (i sopravvissuti della bomba atomica), ma anche della maggioranza dei popoli e delle nazioni di questo pianeta. Noi siamo la grande maggioranza del mondo e ci qualifichiamo come Obamaggioranza e chiediamo al resto del mondo di unirsi a noi per eliminare tutte le armi atomiche entro il 2020”. Akiba ha utilizzato lo slogan di Obama, “Yes, we can”. Ad Hiroshima si è svolta una solenne cerimonia per l’anniversario dell’attacco atomico a cui hanno partecipato circa 50.000 persone. Presenti anche alcuni sopravvissuti all’attacco, oltre al premier Taro Aso e ai rappresentanti di circa 60 paesi. Alle 8:15, ora dell’attacco, i partecipanti si sono alzati in piedi e hanno pregato in silenzio.

Leave a comment »

“Il Sole di Hiroshima” a Parma

La Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi di Parma, in collaborazione il Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata e il Consolato del Giappone e l’Associazione Nipponica, organizza per oggi una giornata dedicata al ricordo e alla commemorazione del bombardamento di Hiroshima: “Il Sole di Hiroshima, per la pace e per l’ambiente”. La manifestazione inizierà alle ore 17:00 con il laboratorio “1000 gru per Sadako”, a cui possono partecipare sia i bambini che gli adulti, per realizzare gru in origami, che poi saranno inviati al Parco della Pace di Hiroshima. Alle ore 19:00 ci sarà un incontro con Kano Tatsunori, artista nato a Hiroshima nel 1954 e residente a Bologna da 25 anni, dal titolo “Il sole di Hiroshima: la memoria degli uomini”. L’artista racconterà l’attacco è stato vissuto dai giapponesi e come questa esperienza ha portato alla nascita di movimenti per la pace e la tutela ambientale. Alle ore 20:30, nel Parco Ducale, si svolgerà la cerimonia “Tōrō nagashi: le lanterne galleggianti”. In Giappone questa cerimonia conclude la festa dedicata agli antenati e le lanterne di carta vengono affidate alla corrente dei fiumi o alle maree dell’oceano. La stessa cerimonia inoltre viene celebrata per ricordare le vittime dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Sadako è una bambina entrata nella storia del Giappone. Sopravvissuta alla bomba atomica, si è però ammalata di leucemia. Animata da un forte desiderio di vivere e cercando di seguire una antica tradizione, ha deciso di realizzare con l’origami mille gru di carta: secondo la leggenda ingatti ogni malato che le avesse realizzate avrebbe ottenuto la guarigione. Ma il 25 ottobre 1955 il male ha preso il sopravvento su di lei. Secondo alcune versioni è riuscita a realizzare solo 644 gru, secondo altre ha superato le 1.000. Dopo la sua morte è diventata un simbolo di pace ed i suoi compagni di classe hanno fatto erigere una statua per ricordarla, in cui è rappresentata mentre sorregge una gru di carta. Ogni anno in questi giorni, in migliaia giungono davanti alla sua statua per renderle omaggio.

Leave a comment »

Wrestling: è morto Tiger Mask

Mitsuharu Misawa

Mitsuharu Misawa

Mitsuharu Misawa, soprannominato l’uomo tigre e considerato uno dei wrestler giapponesi più rappresentativi, è morto a causa delle complicazioni derivate da una mossa considerata di routine, durante un match. Misawa era stato per anni uno dei rappresentanto del wrestling giapponese al massimo livello in tutto il mondo ed aveva lavorato con i migliori wrestler. Aveva ricevuto la maschera dell’uomo tigre da Satoru Sayama, il wrestler che l’aveva utilizzata per primo dando vita al celebre personaggio dei manga. Con la New Japan Pro Wrestling Misawa ha conquistato il titolo di campione dei pesi massimi per cinque volte. Inoltre ha fondato la Pro Wrestling NOAH, che è diventata una delle federazioni giapponesi più importanti. I primi tempi combatteva con la maschera, grazie alla quale aveva raggiunto una popolarità strepitosa. Popolarità che era aumentata ancora di più da quando aveva deciso di combattere a viso scoperto. Le autorità giapponesi hanno aperto un’inchiesta sulle circostanze che hanno portato alla sua morte. Misawa stava combattendo insieme a Go Shiozaki a Hiroshima per conquistare il titolo di coppia contro Bison Smith e Akitoshi Saito. Secondo i primi accertamenti la sua morte sarebbe stata causata da una “belly-to-back suplex” effettuata da Saito. Questa tecnica prevede sollevamento e slam ed il corpo dell’avversario viene portato schiena a terra. Una mossa che di certo non era nuova per Misawa, ma che questa volta gli è stata fatale. Il wrestler è infatti rimasto immobile e l’arbitro si è subito reso conto della gravità della situazione: trasportato in ospedale è deceduto dopo poco a causa del trauma cervicale riportato durante il combattimento. Ma la sua morte potrebbe essere stata determinata anche dai vecchi traumi che avevano compromesso il collo e la colonna vertebrale. Giovedì prossimo l’uomo avrebbe compiuto 47 anni.

Leave a comment »

Tsutomu Yamaguchi: sopravvissuto a 2 bombe atomiche

Nagasaki

Nagasaki

Tsutomu Yamaguchi, un anziano giapponese di 93 anni, di Nagasaki, è l’unico sopravvissuto alle due bombe atomiche della seconda guerra mondiale che sono state lanciate contro il Giappone, a Hiroshima e Nagasaki. Ed il governo giapponese gli ha concesso il doppio status di sopravvissuto. La notizia è stata resa nota dal giornale giapponese Mainichi e poi riportata dal quotidiano britannico Guardian. Yamaguchi negli anni passati era già stato riconosciuto come sopravvissuto alla bomba di Nagasaki e per questo riceveva una indennità mensile, controlli medici e future spese gratuite per il funerale. Adesso Yamaguchi ha ottenuto il riconoscimento anche per la bomba di Hiroshima. Durante la seconda guerra mondiale, l’uomo era un progettista di petroliere dei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki. Il 6 agosto 1945 si trovava a Hiroshima in trasferta. Mentre si stava dirigendo verso la stazione per ripartire, alle 8:15 fu scagliato a terra dall’esplosione della bomba. Nell’esplosione rimase ustionato, ma si salvò. Il giorno dopo tornò a Nagasaki, dove viveva. E la mattina del 9 agosto, alle 11:02, fu nuovamente investito da una nuova esplosione. In entrambe le esplosioni, si trovò nel raggio di tre chilometri dall’epicentro dell’esplosione. Quest’ultimo elemento è indispensabile per ottenere il riconoscimento di reduce. Negli anni successivi, molte persone sopravvissute si ammalarono di cancro a causa delle radiazioni, ma Yamaguchi è sempre rimasto in buona salute, a parte una mezza sordità a un orecchio. Fino al 1960 Yamaguchi aveva lo status di doppio sopravvissuto, ma poi gli fu tolto il riconoscimento per Hiroshima. Riconoscimento che finalmente gli è stato restituito. Nell’apprendere la notizia, Yamaguchi ha commentato: “La mia doppia esposizione alle radiazioni è ora un documento ufficiale del governo. Servirà a raccontare alle giovani generazioni la storia orrenda dei bombardamenti atomici anche dopo che sarò morto”.

Leave a comment »

Un mondo senza armi nucleari

Nelle giornate di commemorazione dei ripettivi attacchi nucleari, i sindaci di Hiroshima e Nagasaki, Akiba Tadashi e Taue Tomihisa, hanno espresso le loro “dichiarazioni per la pace”, condannando l’uso di armi nucleari ed augurandosi un mondo in cui tali armi non vengano più utilizzate.
I sindaci hanno presentato le loro città “come profezia del disarmo atomico integrale”
Gli appelli di quest’anno sono stati rivolti alle grandi potenze nucleari mondiali, affinchè quello che è accaduto in Giappone non accada mai più in futuro.
Lo scorso aprile, il gruppo internazionale “Sindaci per la Pace” ha proposto il “Protocollo Hiroshima-Nagasaki” come supplemento al Trattato di non-proliferazione nucleare: un invito rivolto alle potenze nucleari a sospendere immediatamente la produzione e l’installazione di ordigni nucleari. Obiettivo principale del protocollo è realizzare un mondo denuclearizzato entro il 2020.
Taue Tomihisa ha dichiarato: “Negli Stati Uniti, la più grande potenza nucleare, coloro che nel passato erano i leader della politica nucleare stanno parlando contro di essa. Ho deciso di basarmi sulle loro parole per rivolgere agli Stati Uniti un forte appello per quanto Nagasaki ha chiesto da molto tempo” .

Leave a comment »

Amicizia tra Cina e Giappone

Le commemorazioni in ricordo degli attentati a Hiroshima e Nagasaki e della fine della Seconda Guerra Mondiale sono state quest’anno una occasione per rinnovare i buoni rapporti che il Giappone sta mantenendo con la Cina.
Per la prima volta quest’anno un rappresentante cinese ha partecipato alla celebrazione in ricordo del lancio della bomba atomica di Hiroshima. Inoltre il 12 agosto ricorreva il 30° anniversario della firma del trattato di amicizia e collaborazione tra Cina e Giappone.
In occasione di questa ricorrenza l’ambasciatore cinese a Tokyo, Cui Tiankai, ha dichiarato: “In questi trent’anni abbiamo costruito i nostro vicendevoli legami e continueremo ad espandere le nostre relazioni”. Ospite del ricevimento organizzato per festeggiare questa ricorrenza anche Sonoda Tenkoko, la moglie del ministro degli esteri che 30 anni fa ha firmato il trattato.
Intervistata dal Japan Times, la donna ha dichiarato: “Probabilmente in qualche luogo il mio defunto marito starà scambiando un brindisi con Deng Xiaoping”.

Leave a comment »

Hiroshima

Hiroshima

Hiroshima

Nell’estate del 1945 gli alleati erano pronti a portare l’attacco nel territorio giapponese, che ancora continuava a combattere, dimostrando un eccezionale accanimento e rifiutando di arrendersi, facendo anche ricorso all’azione dei kamikaze. A questo punto il nuovo presidente americano, Harry Truman, decise di impiegare contro il Giappone la nuova arma nucleare, per porre fine alla guerra e offrire al mondo la dimostrazione della potenza militare americana.
Così il 6 agosto 1945 l’Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica “Little Boy” su Hiroshima, provocando la morte di circa 100.000 persone, la distruzione della città ed effetti di lungo periodo su quanti erano stati contaminati dalle radiazioni.
La scelta della data fu casuale: nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell’attacco il tempo era ottimo. 
Circa un’ora prima dell’attacco, la rete radar giapponese lanciò l’allarme per l’avvicinamento di numerosi velivoli americani. 
Poco prima delle 8:00 l’allarme fu ridimensionato perchè risultava che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era molto basso.
I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great Artiste e un altro aereo, poi chiamato Necessary Evil.
Alle 08:15 l’Enola Gay lanciò “Little Boy” sul centro di Hiroshima.

Comments (1) »