Dopo gli attentati dinamitardi che hanno colpito 2 hotel di Giacarta lo scorso 17 luglio, circa 2.000 turisti giapponesi che sarebbero dovuti partire per una crociera che li avrebbe portati anche in Indonesia hanno disdetto la tappa a Bali. La notizia è stata diffusa dall’associazione albergatori e ristoratori indonesiana. Ed ora l’Indonesia sta cercando di trattare con i turisti per evitare che le proprie località vengano evitate. Pare infatti che diverse disdette siano arrivate anche da tour operator di Australia, Singapore, Malesia e Gran Bretagna.
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Conto salato per 2 turisti giapponesi
Il famoso ristorante al “Passetto” nel centro della città di Roma, vicino a Piazza Navona, è stato chiuso ed il titolare denunciato per truffa dopo i controlli che sono stati fatti in base alla denuncia di due turisti giapponesi. I due fidanzati, in vacanza a Roma, si sono visti presentare un conto molto salato: 579,50 euro. Sulla carta di credito dei ragazzi è stata addebitata anche una mancia di 115 euro. Troppo per i due che hanno chiesto spiegazioni e si sono poi rivolti alle forze dell’ordine. In seguito alla segnalazione dei turisti giapponesi presso il commissariato Trevi Campo Marzio è scattata la denuncia per truffa e la Asl ha effettuato dei controlli nel locale, che poi è stato chiuso per “gravi carenze igienico-sanitarie” (problemi strutturali, ambienti sudici e frigoriferi rotti). Due pasti completi con vino ed acqua possono costare 580 euro? Decisamente un po’ troppo. La coppia, inizialmente, aveva pensato ad un errore. Ma ogni dubbio è svanito quando i due si sono resi conto che al conto era stata aggiunta anche una mancia eccessiva. I due hanno protestato, ma gli è stato risposto che “Questi sono i prezzi!”. Così i turisti hanno pensato (giustamente) di rivolgersi alla Polizia. Gli agenti hanno immediatamente effettuato alcuni controlli, in base ai quali hanno appurato che i prezzi sul menù non corrispondevano a quelli del conto. Alessandro Vannini, presidente della commissione turismo e moda del Comune di Roma, sull’accaduto ha dichiarato che “quello che è capitato ai due giovani turisti giapponesi è purtroppo diventata consuetudine in alcuni esercizi pubblici della città. Ci sono dei ristoratori che con il loro comportamento scorretto rovinano l’immagine di Roma all’estero, molti commercianti sono onesti e ospitali nel confronti del turista straniero, ma per pochi disonesti a rimetterci è tutta la categoria”. Vannini ha inoltre dichiarato che da mesi si sta impegnando “affinché il Comune si faccia promotore di una cosiddetta “carta trasparenza” che sia in grado di informare e di allertare il turista nei confronti di eventuali truffe. Questa carta dovrà essere distribuita presso gli hotel, i musei, le stazioni, gli aeroporti e in tutti quei luoghi generalmente visitati dal turista”.