Archive for gennaio, 2009

Eseguite quattro impiccagioni

Lo scorso giovedì sono state eseguite in Giappone 4 condanne a morte per impiccagione. Le condanne sono le prime dall’inizio dell’anno. La notizia è stata resa nota da Eisuke Mori, il Ministro della Giustizia.
Per il Ministro si tratta della seconda autorizzazione all’esecuzione di pene capitali da quando è entrato a far parte del governo di Taro Aso. Le precedenti esecuzioni si sono svolge tre mesi fa.

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Cellulari vietati per contrastare il bullismo

Già nei mesi scorsi avevamo parlato della proposta di vietare l’uso del cellulare nelle scuole giapponesi per contrastare il dilagare di episodi di bullismo. Entro il mese di febbraio sarà formalizzata definitivamente la nuova direttiva.  Il Ministro dell’Istruzione, Ryu Shionoya, ha dichiarato: “Dobbiamo ancora decidere alcuni dettagli, come la forma più idonea da utilizzare, ma siamo fermamente convinti che il governo debba proporre una linea ben precisa al riguardo”. Infatti secondo una relazione presentata nel mese di dicembre dalla commissione parlamentare, i telefonini hanno “sconvolto le abitudini di bambini e ragazzi, contribuendo a indebolire le loro relazioni sociali con gli altri”.
Gli episodi di bullismo sono registrati in molte scuole del Giappone ed il telefonino è uno degli strumenti più utilizzati, perchè spesso le vittime del bullismo vengono riprese proprio col cellulare. Ed allora un primo passo per contrastare la violenza nelle scuole sarà proprio il divieto di utilizzare i telefonini in classe.

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Farmaci nuovi in Giappone da Novartis

Quattro nuovi farmaci potranno essere messi in commercio da Novartis in Giappone. La casa farmaceutica ha infatti ricevuto l’autorizzazione alla commercializzazione dei seguenti farmaci: Xolair, per l’asma; Tasigna, per il cancro; Diovan, per l’ipertensione; Lucentis, per la cecità.
Joe Jimenez, amministratore delegato di Novartis Pharma AG, ha dichiarato di essere “fiero di poter offrire ai cittadini giapponesi la possibilità di utilizzare nuovi strumenti per curare alcune importanti patologie”.

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Cibi sicuri dagli alimenti clonati

L’ente giapponese per la sicurezza animale ha dichiarato che gli alimenti che arrivano da animali clonati sono sicuri. L’ente ha compiuto uno studio per dimostrare che gli animali clonati possono arrivare sulle tavole giapponesi senza alcun problema. L’incarico è stato affidato dal Ministro della sanità giapponese nel mese di aprile dello scorso anno. Ed in questi giorni il portavoce dell’ente, Kazuo Funasaka, ha dichiarato: “Il documento del gruppo di lavoro per ora si è limitato a sostenere la salute degli animali clonati. Ma il ragionamento che sottende questa proposizione è che se gli animali sono sani lo saranno anche i loro derivati per l’alimentazione umana”.
Quindi, secondo Funasaka, gli alimenti derivati dagli animali clonati sono “equiparabili a quelli di bestiame allevato in modo tradizionale”.

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La crisi colpisce la Yakuza giapponese

Yakuza

Yakuza

La crisi economica ha colpito anche la mafia giapponese, la Yakuza. Tanto che anche i gangster si sono messi in fila per ricevere gli aiuti dello Stato: sussidi di disoccupazione, case popolari, stipendi di invalidità.
La crisi infatti ha fatto sparire gli appalti e l’usura non porta i guadagni di una volta. La Yakuza ha 90.000 dipendenti e quindi servono molti soldi per pagare gli stipendi. Secondo il giornale giapponese Yomuri sono quasi 2 anni che la Yakuza riceve le indennità dallo stato. Il ministro della Sanità e del welfare è arrivato ora a proibire qualsiasi pagamento destinato a membri della mafia locale, cercando anche di farsi restituite le quote già versate. Si calcola che la Yakuza abbia ricevuto dallo stato circa 400 milioni di yen, ma finora ne sono stati recuperati solo 15 milioni. Secondo Jake Adelstein, studioso della malavita giapponese, “è molto facile per loro dimostrare che possono avere diritto al Welfare: gli basta dichiarare di non avere nessuna entrata e di non pagare le tasse”. In alcuni casi invece qualche capo ha dichiarato di essere stato cacciato dall’organizzazione per ricevere l’assistenza statale. Ed intanto gli appartenenti alla Yakuza girano per le strade con enormi macchinoni, indossano giacca e cravatta e anelli preziosi alle dita e sono pieni di tatuaggi.

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Grande successo per 2 showgirls novantenni

Japan showgirl

Japan showgirl

Dato che il Giappone è uno dei paesi con il più alto tasso di persone anziane (un quinto della popolazione ha più di 70 anni ed i centenari sono più di 36.000, è nato il primo canale televisivo dedicato alla terza età: Amakusa Tv.
Ed in poco tempo due simpatiche showgirls sono diventate molto famose. Ma se state immaginando 2 giovani ragazze in abiti succinti, vi sbagliate alla grande. Infatti si tratta di Shino Mori, che ha 106 anni, e di Tsurue Kurokawa, che invece ne ha solo 91. Shino Mori legge le previsioni del tempo, basandosi soprattutto sui dolori che l’umidità le causa. Quindi se le fa male il ginocchio, è probabile che pioverà! Shino scherza molto sui problemi che l’età avanzata le provoca ed è diventata una beniamina per tutti quelli che seguono le previsioni del tempo. Ed anche se non utilizza un metodo scietifico, le sue previsioni sono sempre esatte! Tsurue Kurokawa invece conduce un talk-show ambientato su una navicella spaziale che naviga per l’universo. Ed è pronta ad affrontare qualsiasi argomento legato ai problemi ambientali della sua zona a sud del Giappone.

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La moda giapponese arriva dalla Toscana

A Tokyo e Osaka è stata presentata, in occasione della 34° edizione di Moda Italia – In Line, la nuova linea ideata da sei aziende toscane e pensata per le donne giapponesi: Fashion From Tuscany.
Il progetto è stato realizzato dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) e dall’Agenzia regionale di promozione economica Toscana Promozione, in collaborazione con Polimoda, Cna, Confartigianato, Confindustria e le Camere di Commercio della Toscana. In questo modo si vuole promuovere nel Sol Levante lo stile e la qualità’ della moda toscana. Hanno aderito all’iniziativa 15 aziende del settore moda della Toscana: Alessandra Calosci, Arte della Pelle, Buti, Calzaturificio Baldi, Calzaturificio Prosperine, Giab’s, Isoldi Irene, Landi, Maglificio Lady B., Miros, Opera Prima Cashmere, Styl Pell, Tessitura Pancioni e Tessitura Tacs.
L’assessore allo sviluppo economico Ambrogio Brenna ha così presentato l’iniziativa: “Total Look: Fashion From Tuscany è un progetto che abbiamo già sperimentato con successo in Russia. Si tratta di una proposta avanzata di formazione dedicata alle imprese toscane del settore moda, le quali vengono seguite dal momento della creazione stilistica alla promozione commerciale. Un nuovo modo di sostenere le imprese impegnate nel cammino dell’internazionalizzazione che punta a favorire l’innovazione dei prodotti, a sostenere la nascita di sinergie tra aziende e a fornire quelle conoscenze necessarie ad affrontare i vari mercati”.
Silvia Burzagli, commissario di Toscana Promozione, ha dichiarato: “Questo progetto rientra nelle nuove strategie di promozione economica della nostra Agenzia, pensate per mantenere alta la competitività del nostro sistema economico e per essere al fianco del nostre aziende in un momento così difficile per la nostra economia.” La collezione autunno/inverno In Line, presentata in Giappone, è stata disegnata da Marilù Denitto ed è dedicata alle donne giapponese tra i 30 e 40 anni.

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Il work-sharing di Himeshima

Japan working

Japan working

Nell’isola di Himeshima, a sud del Giappone, da anni si svolge il “work-sharing” ed ora in molte altre zone si sta pensando di introdurre la possibilità (a causa della crisi) di lavorare di meno per dare la possibilità a tutti di lavorare. Attraverso il work-sharing, infatti, tutti i lavoratori scelgono di rinunciare a qualche ora di lavoro, pur di avere occupazione piena. Questo modello negli ultimi tempi ha suscitato l’entusiasmo della politica e dell’industria automobilistica nipponica, che vuole importare il “metodo Himeshima” nelle sue catene di montaggio. Ed il work-sharing è stato considerato come la soluzione ideale per mantenere livelli di occupazione accettabili e contenere il malcontento creato dall’aumento della disoccupazione.
Yoichi Masuzoe, Ministro del Lavoro, ha definito il lavoro condiviso come un concetto rivoluzionario. Il sindaco dell’isola di Himeshima è soddisfatto del tipo di lavoro che da anni si porta avanti nella sua piccola isola. Tutte le attività produttive dell’isola hanno aderito a questa forma di lavoro negli ultimi 40 anni. La Toyota, la Isuzu, la Mazda e la Mitsubishi hanno deciso di introdurre questa forma lavorativa nelle loro fabbriche. E gli altri settori del Giappone attendono di vedere se questo metodo funziona anche al di fuori dell’isola di Himeshima per capire se può essere importato con risultati buoni. Il work-sharing è considerato come l’unico sistema per tagliare i costi di produzione mantenendo un’immagine di responsabilità industriale. D’altro canto, però, i sindacati ed i lavoratori pensano che questa nuova forma di work-sharing sarà comunque diversa da quella originale di Himeshima. E si teme che possa portare ad una riduzione drastica degli stipendi o al taglio del personale.  Tanto che Rengo, il più forte sindacato del Giappone, ha chiesto per la prima volta in otto anni un aumento del salario di base. Fujio Mitarai, presidente della Japan Business Federation – o Nippon Keidanren (la Confindustria giapponese) ritiene invece che il lavoro condiviso possa essere l’unico modo per mantenere le persone occupate e non dover ricorrere a licenziamenti forzati.

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Fantasy Golf PangYa Portable in arrivo in Giappone

Il sito giapponese Famitsu ha reso noto che il gioco Fantasy Golf PangYa Portable sarà presto messo in commercio in Giappone. Attualmente il gioco sul golf è presente solo in Corea, ma il 9 aprile arriverà nel Paese del Sol Levante. Probabilmente, dopo l’uscita giapponese, ne seguirà un’alta nell’America del Nord.
Il gioco riprenderà molti elementi della versione creata per i PC. Circa 1.300 oggetti potranno essere utilizzati per personalizzare i personaggi.

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Il Giappone a Milano

La cultura milanese si apre quest’anno con 3 mostre dedicate al Giappone.
La prima mostra, “Monet e il Giappone. Il tempo delle ninfee”, è dedicata al rapporto tra il grande protagonista dell’impressionismo francese e la grafica giapponese.
La seconda, “Giappone: 100 capolavori”, racconta l’arte del Sol Levante nel periodo Edo.
La terza è dedicata alla storia dei Samurai.
Tre appuntamenti da non perdere per tutti coloro che amano la cultura giapponese e per tutti quelli che invece la conoscono poco e vogliono approfondire questa conoscenza.

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